Oggi il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato all’unanimità l’ampliamento del Piano d’Assetto della Riserva del Laurentino Acqua Acetosa a Roma, da 150 a oltre 250 ettari

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Oggi il Consiglio Regionale del Lazio, ha approvato dopo tanto lavoro, all’unanimità, l’ampliamento del perimetro del Piano d’Assetto della Riserva Naturale del Laurentino Acqua Acetosa, l’area protetta di RomaNatura che passa da 150 a oltre 250 ettari, a sud di Roma, tra la via Laurentina, Via Pontina e il GRA.

Oggi, alla Pisana, è arrivata l’approvazione definitiva dell’ampliamento della Riserva del Laurentino Acqua Acetosa, grazie al quali questo parco, prezioso per un territorio altamente antropizzato, diventa più fruibile e con una maggior contiguità per la tutela di questa porzione di natura – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Ringraziamo Cristiana Avenali del grandissimo lavoro svolto, nell’aver incardinato, durante la scorsa legislatura regionale, tutti gli elementi necessari all’approvazione, sempre in rete con associazioni e cittadini dell’area; lavoro portato a termine oggi dal Consiglio, dalla Presidenza regionale e dall’Assessorato all’ambiente. Cominciano ad essere tanti i piani di assetto e gli ampliamenti approvati per i molti parchi romani, un opera straordinariamente positiva della quale ci si rende conto mano a mano, con le economie verdi che vi si sviluppano o con le mire edilizie che vengono meno. Si stanno così costruendo, per le enormi porzioni territoriali della rete dei parchi romani, gli strumenti urbanistici necessari perché siano, sempre meglio, i luoghi della tutela della biodiversità e volano delle economie e delle imprese Green, a vantaggio del futuro di tutta la Capitale. Tutto ciò ha un protagonista, si tratta di Maurizio Gubbiotti che nel suo ruolo di presidente di RomaNatura, nonché coordinatore regionale di Federparchi, ha restituito alle aree protette di Roma un protagonismo positivo come probabilmente non lo hanno mai avuto, e ha saputo imporre un faticoso ma eccellente percorso tra le istituzioni regionali, nell’arrivare all’approvazione dei Piani d’Assetto e gli ampliamenti necessari”.