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Il settore ittico e’ quello che sembra soffrire maggiormente l’emergenza, con “un calo del 50% del prodotto nazionale, che e’ molto meno disponibile perche’ le barche escono poco, e con il pesce estero che arriva ma con molta difficolta’”. Bene invece l’ingrosso di ortofrutta, dove pero’ alcune aziende specializzate in rifornimento di mense e ristoranti “hanno dovuto chiudere temporaneamente perche’ si sono viste il lavoro azzerato nel giro di pochi giorni”. E’ quanto spiega alla Dire il direttore generale del Centro Agroalimentare Roma e presidente di Italmercati, Fabio Massimo Pallottini.
Parlando dell’operativita’ durante l’emergenza coronavirus del Car, una delle piu’ importanti strutture europee del settore, il manager racconta di aver “garantito, a chi necessita, la sospensione del pagamento del canone di marzo”. E di aver “suggerito al governo di tenere maggior conto delle filiere del commercio all’ingrosso, che hanno problemi di liquidita’ perche’ hanno clienti che non pagano. Ci vuole il rinvio, e di molto- considera Pallottini- delle scadenze fiscali e contributive che si avvicinano”.
E un messaggio il manager lo rivolge anche ai consumatori. Perche’ differentemente dal settore ittico, nell’ortofrutticolo c’e’ merce a sufficienza ma “bisogna garantire l’equilibrio dell’intera filiera. La Grande Distribuzione ha lanciato la campagna ‘Io mangio italiano’. Io ci aggiungo un’altra frase:
‘Compra italiano e compra un po’ piu’ nei mercati’. Nei mercati trovi il prodotto italiano e di prossimita’. Nei mercati di Roma, ad esempio, si trovano i prodotti della campagna romana, un elemento che il consumatore gradirebbe di piu'”.
fonte Agenzia Dire
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