Berlusconi, dalla Calabria a Milano: “Putin non c’è? Poteva venire Erdogan”

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Le voci del Duomo, tra selfie coi vip e bouquet con pezzi di corone di fiori.

Una folla composta applaude il feretro che entra nel Duomo, mentre sventolano le bandiere della curva del Milan. Erano almeno 15.000, secondo la questura, le persone che, questo pomeriggio, hanno voluto dare l’ultimo saluto a Silvio Berlusconi, il leader di Forza Italia scomparso lo scorso lunedì all’età di 86 anni.

LE PAROLE DI MONSIGNOR DELPINI

“È stato un uomo con un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia”, dice durante l’omelia monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, celebrando i funerali. Un uomo “che è stato anche un politico e un uomo d’affari, un personaggio alla ribalta della notorietà” e dunque, dice Delpini, con “ammiratori e detrattori”. Ad ascoltarlo, da un lato i parenti, dall’altro le massime cariche del paese, con la premier Giorgia Meloni in testa, accolta al suo arrivo da un applauso più che caloroso, e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.Fuori, la folla ascolta l’omelia e applaude. Il sole non dà tregua, a fine cerimonia le persone che accusano un malore sono tre, oltre a due contestatori, allontanati al grido di “scemo, scemo”. Ma per il ‘popolo di Silvio’ questa è la giornata più importante e le provocazioni non vengono raccolte. Carmine ha 68 anni e viene dalla Calabria. Lui si dice “deluso per l’assenza di Putin, perché erano grandi amici”. E a chi gli ricorda che sul presidente russo pende un mandato di cattura internazionale per la guerra in Ucraina, risponde: “Beh, almeno Erdogan poteva venire però. Del resto, Silvio è stato il testimone di nozze della figlia nel 2003”.

BERLUSCONI UOMO DI SPORT E SPETTACOLO

Berlusconi non è stato solo un politico e un imprenditore, ma anche un uomo di sport e di spettacolo. “È stata una bellissima cerimonia”, dice Daniela, brasiliana di 47 anni che arriva dalla provincia di Monza. “Mi sono commossa, ma non sono triste. Ho fatto i selfie con tanti attori e sportivi, Silvio era anche questo”. “Sono venuto questa mattina da Saronno”, dice invece Marco, 57 anni. “Sono stato indeciso fino all’ultimo, poi ho preso un giorno di ferie e sono salito sul treno. Silvio se lo merita, ha reso questo paese un posto migliore”. Luca, 17 anni e sciarpa del Milan al collo, invece viene da Segrate, vera culla del Berlusconi imprenditore e politico. “Il mio rimpianto più grande è quello di non aver visto il suo grande Milan”, dice ad un passo dalla commozione.

Al termine della cerimonia funebre la famiglia esce sul sagrato del Duomo, guarda la folla e la ringrazia. Poi tutti a casa, alla spicciolata, mentre tante persone si dirigono verso le corone di fiori e ne iniziano a staccare dei pezzi, componendo dei veri e propri bouquet. E a chi se la prende, denunciando una “mancanza di rispetto”, un’anziana signora risponde in maniera secca: “Non rompa. Silvio era una persona ironica, non si sarebbe mai lamentato per qualche fiore”.

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