Un modello di cooperazione tra Italia e Cina che crei nuove opportunità di crescita aumentando gli scambi e le relazioni tra i due paesi. Con questo scopo è stato presentato oggi a Roma il programma Action for China. “Si tratta di un modello e di uno strumento operativo di supporto all’internazionalizzazione delle imprese italiane che vogliano sviluppare la loro presenza in Cina e che prevede il coinvolgimento di strutture governative, organizzazioni associative, istituzioni finanziarie, partner specialistici presenti in questo mercato”, ha spiegato Alberto Conforti, direttore internazionalizzazione delle imprese della Livolsi&Partners SpA, nell’ambito del convegno tenuto nell’Università degli Studi Link alla presenza di presidenti di importanti associazioni nazionali, messe a confronto con autorevoli relatori rappresentanti di un’ampia delegazione cinese.
“Al programma Action for China – ha chiarito Ubaldo Livolsi, Ceo della Livolsi&Partners – hanno aderito ad oggi istituzioni ed associazioni della Regione dello Zheijang, la Provincia cinese più avanzata dal punto di vista della qualità delle Imprese presenti e delle produzioni tecnologicamente più sviluppate in settori strategici. Dal suo avviamento Action for China ha raccolto l’interesse di oltre 400 Imprese di cui oltre 250 hanno richiesto approfondimenti operativi, per oltre 85 imprese sono stati preparati progetti di sviluppo, 35 imprese hanno avviato e consolidato programmi commerciali o formalizzato joint venture”.
Tra i relatori cinesi, sono intervenuti Xie Jianzhong, President of Europe-China Commission, Ding Minghui, EU-China Economic and Cultural Exchange Center, Steven Chen, President of Asia Pacific Accelerator Berlin, Ma Li, Chairman of Zhejiang Juwei Enterprise Consulting (già CEO di Alibaba Global Holding Group ), Ruan Yuelai, Director of the Office of the School of Public Art, China Academy of Art, Chen Zhuoyi, President CEO of Zhejiang Yilianchuang Education Technology, Chen Baiyu, China Europe Millennium Agriculture Technology, e Wang Zheng, Director of Zhejiang of Taihang Law Firm.
Diversi gli industriali presenti rappresentanti del mondo delle rinnovabili ed aerospace. Secondo Raimondo Grassi, presidente Tea Energia e vice presidente Ase SpA, “il mercato cinese e quello italiano dovranno essere complementari, atteso che l’Italia possiede un know how di eccellenze che va tutelato”. Giuseppe Mazzullo, presidente nazionale Cicas, ha affermato: “È una grande opportunità, visto che la nuova Zes consente di aprire un rapporto di reciprocità con insediamenti industriali dei prodotti Made in Italy. Le nostre piccole imprese si caratterizzano da sempre per i loro percorsi rivolti alle esportazioni”. “L’impossibilità di creare monopoli ed oligopoli di controllo dei mercati proprio per la piccola dimensione, abitua i nostri imprenditori ad affrontare la realtà internazionale”, ha spiegato Andrea Rotondo, presidente Confartigianato Roma. Per Antonio Franceschini, presidente nazionale di Federmoda CNA e responsabile ufficio promozione e mercato internazionale “la Cina da tempo è nelle progettualità di CNA al fine di sostenere l’internazionalizzazione delle nostre imprese”.
Il convegno, introdotto da un intervento di saluto del presidente dell’Università degli Studi Link, Pietro Luigi Polidori, è stato moderato dalla giornalista e direttore editoriale casa editrice Magi Angelica Bianco.