Legambiente vince il ricorso al TAR contro la realizzazione della discarica di Magliano Romano.

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La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio dà ragione a Legambiente che ricorreva ad aprile scorso, contro il parere favorevole sulla valutazione di impatto ambientale espresso dalla Regione Lazio per la realizzazione di una nuova grande discarica per rifiuti indifferenziati a Magliano Romano.

 

“Le ragioni dell’ambiente hanno prevalso e la valutazione di impatto ambientale, con cui veniva consentita la realizzazione della discarica di Magliano, decade con questa decisione delle giustizia amministrativa – commentano Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio e Stefano Ciafani presidente nazionale di Legambiente -. Il nostro impegno nel contrapporci ad ogni nuova discarica e ogni nuovo inceneritore continua incessante, perché abbiamo un mondo tecnologico che ruota intorno al concetto di economia circolare, pronto a generare tutte le fasi industriali necessarie a trasformare i rifiuti in risorse, senza più riempire il territorio di rifiuti e l’aria di inquinamento da incenerimento. Un ringraziamento al gran lavoro dell’avvocato Andrea Farì che ha costruito e portato a termine il ricorso, al comune di Magliano e al sindaco Francesco Mancini che, insieme ai Sindaci dell’area Cassia-Tiberina-Flaminia, non ha mai mollato di un centimetro in una battaglia sacrosanta, e al grande impegno di tutti gli avvocati del nostro Centro di Azione Giuridica che in ogni territorio sono impegnati nel faticoso lavoro di contrasto giuridico alle scelte sbagliate nella gestione del ciclo dei rifiuti”.

 

La discarica era stata proposta in un invaso di 890mila metri cubi della “Idea 4” a poche centinaia di metri dall’abitato di Magliano Romano, comune, come tanti del quadrante nord della Città Metropolitana di Roma, estremamente virtuoso nella gestione dei rifiuti tanto da essere stato premiato peraltro più volte da Legambiente come comune riciclone e che secondo gli ultimi dati del Catasto Rifiuti Ispra, aveva superato nel 2020 il 75% di Raccolta Differenziata.