Intervista a Luigi Rinzivillo: Benessere e Gestione condominiale

Intervista a Luigi Rinzivillo: Benessere e Gestione condominiale
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Nell’odierno panorama urbano, il benessere condominiale è diventato un tema centrale per garantire una convivenza armoniosa e produttiva.

Oggi abbiamo l’onore di intervistare il Dott. Luigi Rinzivillo, un esperto nel campo della gestione condominiale, che condivide con noi la sua esperienza e visione su come trasformare le comunità condominiali in spazi di collaborazione e crescita condivisa.

1 Dott. Rinzivillo, quali sono secondo lei gli elementi fondamentali per garantire il benessere condominiale?

Inizio definendo il mio concetto di benessere, che significa “stare bene”. È importante considerare il contesto e gli elementi che lo influenzano.

Il benessere coinvolge il nostro essere e la qualità della vita, rappresentando un equilibrio tra aspetti biologici, psichici e sociali. La famosa massima di Giovenale, mens sana in corpore sano, riassume perfettamente questo concetto.

Amministratore di condominio - Luigi Rinzivillo

Esistono diverse forme di benessere: lavorativo, alimentare, di stile di vita ed economico. Tuttavia, il benessere condominiale abbraccia tutti gli aspetti della vita e delle relazioni delle persone. Il condominio è visto come un microcosmo che raccoglie diversità e verità individuali.

Il benessere condominiale implica sentirsi bene con sé stessi e con gli altri, creando una verità condivisa che promuove il bene comune. Questo trasforma il condominio in un ambiente civile e un luogo di apprendimento e benessere.

2 Può condividere con noi alcune strategie per migliorare la comunicazione tra i condomini e l’amministratore?

Una delle qualità fondamentali dell’amministratore saggio è la comunicazione efficace. Non si tratta di essere un ottimo venditore, ma di guidare e motivare i condomini verso il successo e il bene comune. Questo richiede capacità manageriali essenziali.

Gli strumenti di comunicazione, sia tecnologici che tradizionali, sono numerosi, ma senza un messaggio chiaro, diventano inefficaci.

È fondamentale sapere cosa comunicare, inclusi il valore della casa, l’etica lavorativa, il rispetto reciproco e la collaborazione per realizzare la volontà della maggioranza espressa nelle delibere assembleari.

L’amministratore deve presentare tutte le possibilità, permettendo all’assemblea, organo legislativo del condominio, di prendere decisioni vincolanti per tutti, inclusi amministratore e condomini.

3 In che modo la presenza attiva e costante di un amministratore può influire positivamente sulla qualità della vita all’interno di un condominio?

Nella conoscenza dei problemi e nella costruzione di rapporti autentici con e tra i condomini. Senza questi due aspetti non si può parlare di benessere in condominio.

4 Quali iniziative possono essere intraprese per promuovere la collaborazione e la coesione tra i residenti di un condominio?

Nella mia vita ho vissuto momenti bellissimi mentre si festeggiava il cinquantesimo anniversario della costruzione di un edificio oppure semplicemente con pizza e birra durante la festa dei vicini. Sono piccoli espedienti per permettere a tutti di vivere un momento di convivialità.

Luigi Rinzivillo - Amministrazione Rinzivillo

Abbiamo pure installato ombrelloni e panchine nei cortili e giardini comuni per permettere alle persone di incontrarsi, conoscersi e scoprirsi. Il condominio è come una squadra, se le persone non sono affiatate, difficilmente riusciranno ad assumere decisioni collettive. La sfida è sempre la stessa, far sentire le persone meno gruppo e più squadra.

5 Qual è il ruolo della formazione continua per un amministratore di condominio nel garantire il benessere collettivo?

La formazione continua è essenziale perché prima dei condomini fa crescere l’amministratore. Lo fa maturare sotto il profilo umano e professionale, anche grazie al confronto con colleghi e formatori.

Solo così l’amministratore sarà in grado di trasferire le proprie doti alle persone che amministra. Diversamente, la partita è persa in partenza. Chi non ha niente da dare, difficilmente vedrà risultati.

6 Può fare esempi di casi in cui la sua presenza ha fatto la differenza per risolvere conflitti o migliorare la convivenza tra i condomini?

Portando verità. L’amministratore, anche grazie ai tecnici che interpella, è portatore di verità, o quantomeno dovrebbe esserlo. Davanti a questo fatto non esiste la mia o la tua verità. Vedi, ognuno si batte con l’altro per difendere la propria idea, il proprio credo.

Quando questo è condiviso, il conflitto non ha più motivo di essere. Certo, non è per tutti, ma almeno speriamo di essere sempre di più.

7 Come possiamo sensibilizzare i residenti sull’importanza di partecipare attivamente alle assemblee condominiali?

Questo è un grande problema, anche per il futuro. La mia generazione è poco coinvolta nelle assemblee condominiali per motivi lavorativi, ma è attiva nel risolvere le problematiche esistenti.

Questo aspetto può aumentare la fiducia nelle attività, poiché non è solo l’amministratore a esprimersi, ma un gruppo di condomini. È fondamentale il ruolo del consiglio di condominio. Inoltre, è importante comprendere che senza delibere non si possono risolvere i problemi.

Il titolo giuridico e i fondi sono necessari per l’amministratore. È indispensabile una riforma normativa per garantire il benessere condominiale, poiché senza un’assemblea che delibera si creerebbe il caos.

8 Può parlarci dell’importanza dell’empatia e dell’ascolto attivo nel suo ruolo di amministratore?

Empatia significa sentire dentro. L’amministratore deve sentire i bisogni dei condomini, anticipare i loro problemi e fornire soluzioni vere e concrete. I problemi nascono quando le persone non si sentono capite o comprese.

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Presidente Regione Lombardia Attilio Fontana e l’Imprenditore Luigi Rinzivillo

L’amministratore invece deve essere quel buon padre di famiglia che conosce e capisce “la sua famiglia” e sa come farla camminare lungo la strada. Attenzione però, nessuno deve rimanere indietro. Ecco, forse dovrò far entrare l’empatia tra le caratteristiche dell’amministratore saggio.

10 Come vede il futuro della gestione condominiale in termini di benessere e partecipazione comunitaria?

Molto difficile da vedere. Sono ottimista riguardo ai progressi, ma non sono ancora sufficienti. È fondamentale che il condominio diventi un luogo civile, dove il bene comune prevalga su quello individuale.

La nostra epoca è attenta a questo aspetto e spetta a noi superare l’egoismo, riconoscendo che il successo individuale è poco significativo se non porta a un beneficio collettivo.

Ringraziamo il Dott. Luigi Rinzivillo per le sue intuizioni sulla gestione condominiale, sottolineando l’importanza di comunicazione, empatia e formazione continua.

Speriamo che queste riflessioni ispirino amministratori e residenti a collaborare per un futuro migliore nelle nostre comunità.

 


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