Jeremic e Çomoglu Ülgen: due voci femminili per una diplomazia che unisce

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Nella suggestiva cornice della Sala Giubileo dell’Università LUMSA di Roma, giovedì scorso si è svolta la seconda edizione della Tavola Rotonda Internazionale “Women and Diplomacy: Voices from the World”, promossa da Welcome Association Italy (WAI) con il coinvolgimento del mondo accademico e diplomatico. L’incontro, pensato come spazio di dialogo intergenerazionale, ha dato voce a ambasciatrici provenienti da diversi Paesi e a studenti universitari italiani e stranieri, riuniti attorno a un obiettivo comune: riflettere sul futuro della diplomazia internazionale.

Tra i contributi che hanno maggiormente segnato il dibattito, spiccano quelli dell’ambasciatrice serba Mirjana Jeremic e  turca Elif Çomoglu Ülgen, entrambe protagoniste di un panel dedicato al valore del linguaggio diplomatico e al ruolo delle donne nei processi di cooperazione.

Jeremic ha posto l’accento sulla necessità di creare strumenti di dialogo inclusivi, in grado di superare barriere culturali e politiche. A suo avviso, la diplomazia contemporanea non può più limitarsi a formule protocollari, ma deve farsi portavoce di un confronto autentico, capace di costruire ponti tra comunità diverse.

Su una linea complementare, Çomoglu Ülgen ha ribadito l’importanza di un approccio multilaterale basato su empatia e visione globale. Le donne, ha sottolineato, hanno un ruolo chiave nel promuovere questa trasformazione: il loro contributo consente di rendere le relazioni internazionali più umane, partecipative e sostenibili.

Due prospettive diverse, ma profondamente convergenti, che hanno arricchito il dialogo e offerto una visione concreta della diplomazia del futuro: un sistema fondato su inclusione, sostenibilità e dialogo interculturale.


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