Ristrutturazione green: cos’è il cemento sostenibile

- Pubblicità -

La sensibilità verso il green è sempre più sviluppata e, in ogni settore, i clienti sono sempre più attenti a scegliere materie prime che seguono un percorso di produzione sostenibile o che rendono i prodotti il meno impattanti possibili. Questo accade anche nel campo delle costruzioni dove la ristrutturazione green va per la maggiore. Secondo il Green Building Council, l’Italia è nona al mondo per edifici sostenibili certificati nel 2022, con 96 progetti certificati Leed. Un risultato eccellente, che premia l’impegno per rendere un settore energivoro sempre più virtuoso. Resta tuttavia ancora molto lavoro da fare in quanto alcuni elementi risultano avere ancora un livello di impatto troppo alto.
Si pensi ad esempio al cemento, che è il secondo materiale più utilizzato al mondo ed è responsabile del 7% delle emissioni globali di CO2.
Sono allo studio diverse tecniche per ridurre l’inquinamento derivato dalla produzione e dalla distribuzione del cemento, come il cemento sostenibile.
Scopriremo in quest’articolo cos’è e quali sono gli sviluppi futuri.

Cos’è il cemento sostenibile
Il calcestruzzo sostenibile è una tipologia di calcestruzzo ecologico realizzato con materiali di scarto o rifiuti migliorando i processi di produzione, riducendo l’utilizzo di energia e di acqua. Rispetto al cemento tradizionale produce meno CO2, è più economico e dura di più.
Al momento in Italia solo il 20% del cemento è prodotto con questa tecnica e sono attivi diversi studi e sperimentazioni per sviluppare altri sistemi per rendere meno inquinante questo materiale.

Come produrre il cemento sostenibile
L’obiettivo del cemento green è quello di limitare l’alto tasso d’inquinamento di questo materiale sia nella fase di produzione sia in quella di utilizzo. Il primo passo è rendere meno nocivo il processo di combustione, andando ad utilizzare energie pulite per alimentare i forni in cui il cemento viene preparato. Si potrebbero ad esempio impiegare i rifiuti solidi urbani con un basso contenuto di anidride carbonica per sostituire i combustibili fossili e smaltire in maniera intelligente i rifiuti. In grandi città come Roma questo impiego dei rifiuti potrebbe dare respiro allo smaltimento e rendere più efficaci le raccolte senza i problemi di discariche colme.
Altro materiale utilizzato per realizzare il cemento sostenibile è la cenere, che viene mescolata con calce ed acqua per renderla più solida. Può sostituire il 25% della miscela.

Altro sottoprodotto utile per creare cemento green sono le scorie d’altoforno, che vanno a sostituire l’80% del cemento. C’è infine la microsilice, una polvere molto fine, che va a migliorare la permeabilità e la resistenza della compressione. Viene utilizzato per le strutture che sono esposte a sostanze chimiche aggressive.

Cemento sostenibile: il futuro
Per abbassare i livelli di CO2 non basta produrre sostituti del cemento. Bisognerebbe infatti cercare di sostituire anche i materiali aggregati con altre risorse che possono essere riciclabili e riutilizzabili, come la carta straccia, i detriti o il vetro.

Nella ristrutturazione green sarebbe inoltre necessario anche prediligere materiali diversi per costruire le abitazioni, molto più sostenibili, come il legno. Se si è in cerca di un servizio completo di ristrutturazione per la propria casa a Roma e provincia, il consiglio è quello di affidarsi ad una società all’avanguardia, come Bassetti Home Innovation, che non curi solo l’aspetto prettamente estetico dell’abitazione, ma che abbia come obiettivo quello di realizzare un’abitazione a emissioni zero in ogni fase della sua vita: dal progetto all’utilizzo.
C’è inoltre anche un’altra opportunità, che sta stuzzicando molti laboratori di tutto il mondo, ossia sfruttare la capacità naturale del cemento di assorbire l’anidride carbonica presente nell’aria per renderlo così un materiale che autocompensa il suo impatto sul pianeta.