GIUSEPPE SCIARRA, IL REGISTA CHE SI È SALVATO DALLA FURIA DEL BRANCO

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Non si contano i documentari che affrontano temi controversi e delicati allo scopo di far conoscere al grande pubblico la storia di uomini e donne che hanno avuto vissuti difficili e sono riusciti a superarli salvandosi in molti casi la vita. Ikos del regista Giuseppe Sciarra che potete trovare su Prime Video è un esempio perfetto di questo tipo di opere di carattere civile raccontate da chi ha provato sulla propria pelle il male degli altri.

Prime Video: The ticket show Episode 3, Ikos

In Ikos Sciarra ci parla del bullismo di cui è stato vittima in un piccolo paese del mezzogiorno dall’età di appena otto anni. Non rientrando negli stereotipi maschili di una realtà difficile in mano alla deliquenza e l’ignoranza, il regista e scrittore pugliese è stato bersagliato con l’accusa di essere gay dai suoi coetanei tra minacce, percosse e umiliazioni, tentando per ben due volte il suicidio. All’età di nove anni era talmente esasperato dalle calunnie, l’emarginazione e le chiacchiere che circolavano sul suo conto che voleva ammazzarsi.

” Vivevo una situazione tossica e insostenibile che non riuscivo a raccontare ai miei genitori. I miei coetanei erano spietati e crudeli, alcuni del tutto inconsapevoli di quello che facevano altri invece consci della loro meschinità. Fu un periodo terribile dove ho rischiato la vita. Ho vissuto situazioni al limite. Mi sono salvato dalla furia del branco per miracolo. In Ikos racconto solo una minima parte di quello che è accaduto. La vicenda è più complessa e drammatica. ”
Giuseppe Sciarra

Diventato un regista con alle spalle innumerevoli cortometraggi e documentari, Sciarra ha avuto il coraggio di riaffrontare una vicenda traumatica della sua infanzia e adolescenza per mezzo del cinema; e quello che è né uscito fuori è un atto di coraggio unico e inedito per la nostra cinematografia dove senza nessun timore per il passato e i suoi mostri, ci viene raccontata dalla voce dell’attore Edoardo Purgatori una storia talmente assurda da rasentare il surreale.

La visione di Ikos ci dà più di un motivo per chiederci quanto siamo consci del mondo sommerso dei bambini e degli adolescenti che ci circonda, un mondo senza regole dove domina la legge del più forte e dove la parola ingiustizia è tutt’altro che un eco lontano. Sciarra dimostra un grande coraggio nel mettersi a nudo e nel fare vedere a quei bulli che volevano rovinargli la vita che hanno fallito il loro obiettivo e che il cinema può essere un’ottima risposta ai loro soprusi e ai loro crimini.