Generazione post pandemia, lunedì 27 alla Fismu.

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Mai più soli – Giovani nell’era post Covid – è il titolo dell’evento, realizzato con il contributo della regione Lazio, che si terrà a Roma il 27 febbraio alle ore 17:30, in piazza Meucci 23 nella Sala Conferenze FISMU.

L’emergenza Sanitaria di questi ultimi anni, oltre a causare contagi, ospedalizzazioni e morti, ha inciso in modo significativo sulla vita quotidiana di tutti, colpendo in particolari i giovani, molti dei quali, nel periodo della pandemia, si sono trovati ad affrontare tappe fondamentali della propria crescita in un contesto completamente cambiato, che ha causato ritardi nel passaggio alla vita adulta.

Il Covid – 19 ha avuto importanti conseguenze sulla salute mentale degli adolescenti.

Questo aspetto, inizialmente trascurato, oggi rappresenta una realtà che non può più essere ignorata. Studi scientifici hanno dimostrato che, a causa dell’isolamento sociale, oggi un adolescente su quattro ha i sintomi clinici di depressione e uno su cinque segni di un disturbo d’ansia.

I tassi di depressione e ansia che si registrano sono direttamente correlati alle restrizioni: si impennano cioè quando viene impedita la socialità.

L’incontro, organizzato per analizzare le problematiche nei giovani provocate dall’isolamento sociale, imposto nel periodo pandemico, sarà introdotto dal Cons. Valerio Garipoli , Capogruppo FdI del XI Municipio e moderato dalla dott.ssa Elisa Sciarra, esperta in gestione risorse umane. Vi prenderanno parte l’On. Chiara Colosimo della Commissione XII Affari Sociali; il dott. Michael Bonneaud, psicologo; la dottoressa Giuseppina Granito, direttore responsabile della rivista ‘Sirene online’; Federico Palermo, studente Università Roma Tre; Stefano Barone, Segretario Provinciale NurSid Roma e Alessandro Saulini,
segretario SurSid Ares 118.

Brevemente si espongono le caratteristiche dei disturbi di cui si parlerà in modo dettagliato nel corso dell’incontro, dove si forniranno anche delle linee guida e supporto a famiglie e giovani per affrontare il problema.

RITIRO SOCIALE VOLONTARIO – HIKIKOMORI
Il ritiro sociale volontario (Hikikomori) è un fenomeno sempre più emergente che riguarda coloro che decidono spontaneamente di rinunciare alla vita sociale per periodi di oltre 6 mesi. Il fenomeno si presenta in modo più spiccato negli adolescenti che interrompono gli studi, la vita sociale e si chiudono nella propria abitazione. In Italia il fenomeno si aggira attorno allo 0,2%. Le ragioni alla base di questo fenomeno sono da rinvenirsi per lo più in problematiche psicologiche (circa il 36,3%) e sembra essere più diffuso tra le giovani
di sesso femminile. Si è osservato inoltre che l’uso di sostanze stupefacenti in questi casi aumenta con una percentuale del 22,1% rispetto all’uso generale tra i giovani del 17,8%.

ANSIA E DEPRESSIONE POST COVID
DISTURBO D’ANSIA: stato di ansia eccessivo caratterizzato da preoccupazioni incontrollabili rispetto a una grande quantità di eventi o attività quotidiane, non legato a una causa specifica. Questo stato causa una compromissione del funzionamento in ambito sociale, scolastico e familiare.

DEPRESSIONE: Stato emotivo di tristezza, melanconia, pessimismo e disperazione. Sentimenti di noia e mancanza di interesse (anedonia) Stanchezza fisica e senso di fatica, senso di impotenza, inefficacia, impossibilità e/o rifiuto di “investire” in attività finalizzate a uno scopo.
Questi disturbi, se non adeguatamente risolti generano una vita adulta più difficile, abuso di sostanze e perfino condotte criminali, maggior probabilità di avere problemi di salute e relazioni sociali complicate.

COSA FARE?
Il primo passo è una corretta diagnosi, un intervento psicologico strutturato che va a supportare e completare la competenza genitoriale. Questa rappresenta un fattore protettivo importante: l’atteggiamento protettivo e di aiuto dei genitori gioca infatti un ruolo decisivo nel modulare le reazioni emotive dei figli legate allo stress.