Stalking condominiale: prove, cosa fare e a chi rivolgersi per difendersi?

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    Il reato di stalking è previsto dall’articolo 612 bis del codice penale.

    Si tratta di un reato che viene commesso quando una persona minaccia molesta qualcuno ripetutamente.

    Queste condotte devono provocare nella vittima un grave stato di ansia o di paura o un fondato timore per la propria incolumità o di un prossimo congiunto oppure devono costringerla a cambiare le proprie abitudini di vita.

    Lo stalking condominiale invece non è uno specifico reato, ma è una creazione della giurisprudenza e si ha quando il reato di stalking viene realizzato in ambienti condominiali dai vicini di casa.

    Ma quando è e come si fa a dimostrare lo stalking condominiale?

    A breve daremo una risposta a queste domande, nel frattempo se hai un problema con lo stalking condominiale e non sai a chi rivolgerti di seguito trovi il link di un Avvocato penalista a Roma, l’avvocato Mattia Fontana. Il suo studio che conta due sedi, rispettivamente in Largo Trionfale n. 11 a Roma e in Corso Umberto I n. 16 a Rignano Flaminio (RM)si occupa principalmente di diritto penale e di reati contro la persona quali lo stalking.
    Per ulteriori informazioni relativamente allo stalking condominialepuoi leggere il relativo articolo di approfondimento: stalking condominiale: cos’è e come difendersi

    Stalking condominiale: cosa fare

    Se sei vittima di stalking condominiale sappi che puoi presentare una querela nei confronti di chi ti sta molestando.

    Tuttavia fino a quando non è proposta una querela la vittima del reato può esporre i fatti all’autorità di pubblica sicurezza presentando una richiesta al questore di ammonimento nei confronti dell’autore della condotta.

    Questa può rivelarsi una buona mossa perché se il reato di stalking è commesso da soggetto già ammonito la pena è aumentata e si procede d’ufficio.
    Se le condotte persistono il consiglio è quello di rivolgersi ad un Avvocato penalista al fine di presentare una querela. Di questoparleremo più avanti.

    Stalking condominiale: prove

    All’atto di denuncia/querela vanno allegate le prove che possano sostenere la tua versione dei fatti.
    Più prove deciderai di allegare e più alte saranno le probabilità che la denuncia abbia un esito positivo.

    Prove tipiche possono essere rappresentate da referti medici o relazioni di specialisti che possano dimostrare il tuo stato di ansia e di paura.

    Il cambiamento delle abitudini di vita potrà invece essere dimostrato dal fatto che tu abbia deciso di cambiare strada per andare a lavoro a causa degli appostamenti dello stalker o numero di telefono a seguito delle ripetute telefonate o messaggi.

    Infine foto, video, registrazioni delle chiamate ricevute, screenshots relativi ai messaggi, testimonianze, sono elementi utili a dimostrare la veridicità delle proprie affermazioni.

    Stalking condominiale: a chi rivolgerti

    Abbiamo già detto che è possibile presentare una querela nei confronti dell’autore del reato. In questa fase è consigliato rivolgersi ad un Avvocato penalista. Il termine per la presentazione della querela è di 6 mesi dal momento in cui hai avuto conoscenza del fatto.

    Nelle ipotesi aggravate, invece la querela non è necessaria.

    Avrai inoltre diritto al patrocinio a spese dello stato a prescindere dal reddito dichiarato, pertanto non dovrai pagare l’assistenza legale da parte di un Avvocato.

    Dopo la presentazione della querela inizieranno le indagini durante le quali è possibile che venga applicata una misura cautelare allo stalker.

    Successivamente potrai decidere se costituirti o meno parte civile all’interno del processo penale.