SOLIDARIETA’. BEFANA A SELVA NERA PER I BAMBINI UCRAINI: IL 2024 SIA L’ANNO DELLA PACE

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Un accorato appello ai grandi della Terra affinché  il 2024 sia l’anno che metta fine al lungo e devastante conflitto che oppone la Russia all’Ucraina. Lo ha rivolto Federico Giannone, Presidente della Fondazione Opera Divin Redentore, onlus ed ente morale di ispirazione cattolica, in occasione della quarta edizione della “Befana degli ucraini a Selva Nera”  che si terrà a Roma sabato 6 gennaio 2024, a partire dalle 11, in Via di Selva Nera 200, punto di riferimento per la comunità ucraina di Roma. Nel corso della manifestazione i volontari della Fondazione Opera Divin Redentore, insieme ai volontari dell’Associazione Ripensiamo Roma e della Conferenza San Pio da Pietrelcina della Società di San Vincenzo de Paoli, consegneranno alla comunità ucraina di Roma dolci, giocattoli e indumenti per i bambini che si trovano a Roma e per quelli che si trovano nelle zone di guerra. 
  
Madrina dell’evento è la cantante e campionessa paralimpica Annalisa Minetti che in un video diffuso sui social ha invitato i romani a donare dolciumi, giocattoli ed indumenti per regalare un sorriso a dei bambini che stanno vivendo sulla loro pelle gli orrori della guerra. 
  
“Ci auguriamo che i semi di pace lanciati con sapiente discrezione dalla diplomazia vaticana nel corso del 2023 possano germogliare nel 2024 riportando la serenità e la fiducia nel futuro di tutte le famiglie ucraine”, ha dichiarato Giannone ricordando a chi volesse contribuire con donazioni all’evento benefico gli estremi del sito della Fondazione (www.fondazioneoperadivinredentore.org) e la mail operadivinredentore@libero.it. La Fondazione Opera Divin Redentore, oltre ad adoperarsi nell’aiuto verso la comunità ucraina di Roma, seguirà anche per il 2024 altre tre linee progettuali: la prima riguarda l’aiuto alle famiglie in difficoltà economica e agli anziani soli attraverso la predisposizione di pacchi alimentari, la seconda riguarda l’assistenza ai senza fissa dimora di Roma attraverso una mensa mobile e la distribuzione di indumenti e altri generi di prima necessità e la terza riguarda la presa in carico di persone autrici di reato condannate a svolgere lavori di pubblica utilità.