Rendimenti 2023. Maurizio Grifoni, Presidente Fondo Fon.Te.: “Risultati finanziari positivi. Premiate scelte strategiche a tutela degli investitori”

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“Come Fondo Fon.Te. siamo entusiasti di annunciare risultati finanziarimolto positivi per il 2023 che si è chiuso con +6% di nuovi iscritti e 5,4 miliardi di euro di patrimonio. Solide strategie di investimento e una prudente gestione del portafoglio hannoconsentito di ridurre i rischi e massimizzare i rendimenti, superando così le aspettative di mercato. A tal fine sono stati selezionati settori chiave e classi di attività in grado di garantire un’efficacediversificazione”. Lo ha dichiarato Maurizio Grifoni, Presidente del Fondo Fon.Te., in merito ai rendimenti riguardanti il 2023. Nato nel 1996 come fondo di previdenza complementare del terziario, Fon.Te. ha natura negoziale tra le organizzazioni di rappresentanza delle imprese e dei lavoratori ed è costituito come ente no profit. Dal 1° aprile 2022 si è aperto ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi. Fondo Fon.Te. “Particolarmente significativo – ha aggiunto – il rendimento relativo al comparto dinamico, pari al + 10,19%. L’obiettivo del comparto è ottenere una significativa rivalutazione del capitale investito su un orizzonte pluriennale. Il benchmark del comparto è composto per il 60% di indici azionari e per il 40% di indici”. 

 

Secondo il Presidente: “Si registrano percentuali importanti anche per il rendimento del comparto crescita, pari al +7,89%. L’obiettivo del comparto è ottenere una media rivalutazione del capitale investito su un orizzonte pluriennale. Il benchmark del comparto è composto per il 40% di indici azionari e per il 60% di indici obbligazionari. Risultati incoraggianti, inoltre, sono stati conseguitidal comparto sviluppo, il cui rendimento fa segnare un +6,92%. L’obiettivo del comparto è ottenere una moderata rivalutazione del capitale investito su un orizzonte pluriennale. Il benchmark del comparto è composto per il 25% di indici azionari e per il 75% di indici obbligazionari”.

 

Per quanto riguarda il comparto conservativo, Grifoni ha spiegato che “si registra un rendimento altrettanto consistente, pari al + 4,03%. Si tratta di un comparto destinato prevalentemente ad accogliere il conferimento tacito del TFR. I gestori, pertanto, si pongono l’obiettivo di realizzare rendimenti comparabili al tasso di rivalutazione del TFR. Il benchmark del comparto è composto per il 50% da indici di mercato (di cui 96% monetari/obbligazionari e 4% azionari) e per il 50% dal tasso di rivalutazione del TFR”.

 

Infine, il Presidente ha sottolineato che “trasparenza, prudenza e capacità di adattamento alle dinamiche del mercato sono la chiave per garantire la massimizzazione del valore per gli investitori e generare opportunità di crescita sostenibile. Nel quadro economico attuale caratterizzato da numerose incognite la previdenza complementare assume un ruolo fondamentale nell’ottica di salvaguardare il patto generazionale. Non può più essere considerata ‘integrativa’ ma deve essere direttamente interconnessa e aggregata a quella obbligatoria. Per fare ciò – ha concluso – serve rafforzare gli incentivi fiscali, al fine di mobilitare risorse dirette a rilanciare l’economia reale italiana, potenziando, al contempo, l’educazione previdenziale e finanziaria fin dai primi cicli scolastici”.