Raffaella Orfei, paziente oncologica con figli, rinuncia al lavoro perché incompatibile con la malattia

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“Raffaella Orfei – si legge su GoFundMe – vive coi suoi due figli in una casa popolare di Roma, senza riscaldamento, con una pensione di invalidità di 490 euro al mese”. Raffaella ha un tumore al quarto stadio e negli ultimi anni ha vissuto un calvario, non solo in termini di salute.

“Ritenuta inizialmente dal medico del lavoro temporaneamente inabile – si legge sul sito della piattaforma di raccolta fondi – viene invitata in un primo momento dall’impresa per cui lavora a mettersi in aspettativa non retribuita  a causa del raggiungimento dei 180 giorni di malattia nell’anno. Successivamente l’azienda acconsente a farla tornare al lavoro”.

“Il problema – scrive l’organizzatore della campagna, Fabio Minetti – è che la tipologia di lavoro prevede orari e mansioni incompatibili con il suo stato di salute. Raffaella chiede all’azienda un alleggerimento dei carichi di lavoro ma non ottiene i risultati sperati. La donna è avvilita, ma continua comunque a lavorare, stringe i denti, per amore dei suoi figli.

“Il 16 febbraio 2021 – conclude Minetti – Raffaella viene operata per un nodulo alle corde vocali. Dopodichè decide di non rientrare e di mettersi in aspettativa non retribuita, a causa dei carichi di lavoro a cui era sottoposta”.

La raccolta, lanciata da due settimane, è arrivata a 1.300 euro ed è raggiungibile al link https://it.gf.me/v/c/4srp/aiuta-raffaella-orfei-paziente-oncologica