I se della mia vita – di Mario Brozzi

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Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista ha intervistato Mario Brozzi.

“I se della mia vita” è il libro che Mario Brozzi, per tanti anni medico della Roma, ha presentato qualche anno fa in varie città italiane. Il libro, che in copertina mostra Brozzi che abbraccia Francesco Totti, racconta una storia particolare che tende a superare i diversi ruoli ricoperti nella propria vita dall’autore per privilegiare il magnifico ruolo della paternità, come l’avventura più difficile sul piano personale. Il suo libro ha dei tratti autobiografici che si ‘captano’ nei capitoli in cui si riferisce a vicende personali e familiari che lo hanno segnato e lo hanno aiutato a capire meglio la vita ed a gestire quei momenti che a volte si presentano di fronte ad ognuno di noi e ci obbligano a fare delle scelte.

Intervista

Ilaria: Quando hai sentito nascere in te l’amore verso la scrittura?
Mario: Di certo non in giovane età, quando la scuola era per me una patologia difficile da curare; diciamo che l’amore per la scrittura è andato crescendo in me parallelamente alla mia fede, riflesse entrambe nella serie di accadimenti che si sono susseguiti nel corso della mia vita, facendomi avvicinare e comprendere quanto grande fosse il termine “altruismo”, termine al quale ci avviciniamo sempre nella difficoltà propria, assai di rado in quella degli altri.

Ilaria: Quando hai deciso di gettare su carta parte della tua vita professionale?
Mario: Ciò ha coinciso con il “problema” che ha colpito la mia famiglia, precisamente Valeria, la mia figlia grande, e non solo in riferimento cronologico, ma in tutti i sensi. La migliore e la più bella delle scuole frequentate che a 16 anni -improvvisamente- entrò in un percorso difficile. Improvvisamente per me, per lo scarso tempo che le dedicavo. D’altronde la povertà, ancor più se vissuta in età infantile, diviene una morsa dalla quale si fa fatica a sottrarsi. Ed io tale ero stato da bambino, un bambino operaio in un quartiere di bambini professionisti: di colore insomma. Non fu facile affrancarmi da quella schiavitù; ricordo le molteplici mortificazioni subite, una su tutte: dover ascoltare ogni volta mamma si recava a parlare con i professori: “signora mica vorrà il figlio dottore, siete operai e lui sarà lo stesso. Il non voler trasmettere insieme ai miei geni anche questa profezia alle mie figlie, mi sono applicato con tutto me stesso, giungendo così a conquistare la laurea, e anche oltre.
Ma dalla mia avevo loro: i  sogni, questi miracolosi architetti, capaci di progettare l’architettura della nostra costruzione. Per me ne edificarono uno in technicolor: il dottor Brozzi, il medico del mio quartiere, quel luogo nel quale i miei genitori erano sempre stati bistrattati, e perché no, anche oltre, il medico della Roma. Erano talmente da sogno che lottai con le unghie ed i denti per conquistarli. Divenni medico del mio quartiere nel 1990, della A. S. Roma calcio nel 2000, cadendo con tutte le scarpe nel tranello teso dalla sorte: l’amore per il successo.
Il successo, quel veleno a lento assorbimento che doniamo a chi ci ama trascurandolo, giorno dopo giorno, anteponendole, il nostro impegno lavorativo. Come tanti ho pensato che dando alle mie figlie quell’agio che io non avevo avuto, loro sarebbero state orgogliose di me… mi sbagliavo, e non immaginate quanto. Del resto i figli non si acquistano, si conquistano.
Scusate la prolissità della risposta, ma sono desideroso della vostra comprensione.
Quando insieme alla mia famiglia sconfiggemmo il demone peggiore, quello che divora da dentro i nostri figli, da noi genitori creato, affinché gli altri dopo di me non facessero i miei stessi errori, peraltro non sempre a lieto fine come per me.

Ilaria: Quanto hai impiegato a scrivere ‘I se della mia vita?’
Mario: Tre anni ci sono voluti per la trascrizione del mio cuore, e cosa più bella, la parte finale scritta a quattro mani e due cuori, insieme a Valeria, la mia figlia “grande”.

Ilaria: Puoi svelarci cosa ci cela dietro a questo titolo?
Mario: Tante sono state le insidie nella mia vita, quei crocevia nei quali non sai se andare a destra o a sinistra. Più di una volta mi sono trovato a dover scegliere, e non era affatto facile. Si trattava più di una volta di dover scegliere tra: opportunità ed opportunismo. Mi spiego, non sempre la giusta via è quella che si spalanca davanti a noi, bensì quella più stretta ed a tratti in salita ed angusta, quella che insomma nel Vangelo Gesù consiglia: la porta stretta.
La fortuna mi baciò sempre tanto da condurmi fin qui, e chissà ancora dove. Oggi che la maturazione avvenuta dentro di me è a buon punto, posso dire che non si è trattato affatto di fortuna, né tantomeno di furbizia. Tante volte mi sono interrogato sui tanti se della mia: se avessi vinto il concorso di assistente medico a San Giovanni, se non mi fosse stata negata la mutua fuori Roma, se non avessi scelto medicina dello sport quale specializzazione, se non avessi incontrato Maurizio Alicicco.
Quanti se!
Ma dalla loro analisi ho compreso il filo che li lega tutti: l’Amore.
Lui, e solo Lui, è stato il solo consigliere della mia vita; a Lui mi sono ispirato ogni volta che mi sono trovato a dover scegliere da quale parte andare, e Lui non mi ha mai tradito.
E’ Lui, L’Amore la nostra vera ed unica fortuna, incontrarlo ed ospitarlo nel nostro cuore, al resto ci pensa Lui, unitamente al suo Donatore.

Ilaria: A quali scrittori ti ispiri quando inizi a confezionare un nuovo progetto editoriale?
Mario: Non lo so mia cara Ilaria, e ciò non è legato al mio essere umile, ma solo che da medico mi sono intrattenuto più sui libri scientifici che quelli letterari.
Diciamo che mie fonti sono stati i Pazienti. Ogni medico infatti, se lo è nella sua interezza e sostanza, vive un’infinità di vite, rappresentate da quelle alle quali assiste, ed io ne ho vissute talmente tante, che quelle storie mi hanno invaso il cuore prima e la mente poi, tanto da intrecciarsi tra loro nella creazione dei personaggi.

Ilaria: Se tu dovessi riassumere il tuo libro usando tre aggettivi quali sarebbero e perché?
Mario: Nessun aggettivo, solo un verbo: Amare!

Ilaria: Se tu potessi fare un regalo all’umanità per cosa opteresti?
Mario: Se fossi un uomo ricco, ma povero d’Amore, le donerei parte del mio danaro, ma se lo fossi in tutto -Amore compreso- donerei me stesso, donerei a lei il mio tempo.

Ilaria: Cosa bolle in pentola attualmente?
Mario: Un romanzo: La profezia del terzo esercito!
Ma questo è un altro discorso. Grazie cuore.

Descrizione

Questo racconto è quasi un manifesto del libro infinito della vita nelle sue alterne vicende che passano sulla testa di ognuno di noi. In esso si scopre un’ansia psicoaffettiva che, liberando dall’incubo, sfocia nella coscienza sociale riscoperta come fenomeno gioioso generante la forza viva della solidarietà. Fin dall’introduzione emerge la proposta di una storia particolare che tende a superare i diversi ruoli ricoperti nella propria vita dall’autore per privilegiare il magnifico ruolo della paternità, come l’avventura più difficile sul piano personale. Essa, però, non tende all’implosione intimistica, ma all’espansione contagiosa per far scoprire una paternità universale in virtù di quell’interminabile quanto invisibile filo generazionale che lega tutti i figli. Occorre coltivare l’utopia di non far morire il sogno, come fonte generatrice di speranza, che accompagna l’essere umano fino alla fine dei suoi giorni e scoprire che vivere insieme questo sogno è già costruire un mondo migliore. Con tali linee-guida si può procedere alla lettura di questo racconto autobiografico che, pur nella sua crudezza veristica, presenta alcuni quadretti emblematici del rapporto tra se stessi, la natura e la vita quotidiana nelle relazioni familiari, sociali e istituzionali. Le tematiche, infatti, richiamate in questa sofferta esperienza di vita troveranno in molti lettori una specie di identificazione, tanto da riconoscersi nella grande moltitudine dei ‘senza nome’.

Dettagli

Autore: Mario Brozzi.
Editore: Gangemi Editore.
Collana: Scienze umane e sociali.
Anno edizione: 2012
In commercio dal: 28 febbraio 2013.
Pagine: 254 pagine.
Tipo: Brossura.
EAN: 9788849224436.

Dove poter acquistare il libro online

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