BUTTERFLY TRIO ospite LUCA AQUINO questa sera all’Alexanderplatz

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All’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, sabato 27 aprile, il trio BUTTERFLY presenterà il nuovo album intitolato “HIT” edito da EMME RECORD LABEL. Sarà ospite del trio Luca Aquino alla tromba, al flicorno e live electronics. “Butterfly”, il trio formato da Pierpaolo Ranieri, Marco Rovinelli e Bruno Marinucci, musicisti di diversa provenienza incontratisi artisticamente a Roma, città dove attualmente risiedono. E’ l’evoluzione di un precedente progetto, il Bruno Marinucci Trio, attraverso cui i tre musicisti hanno iniziato a confrontarsi con un repertorio di brani originali. Nel dicembre 2009 infatti viene realizzato l’album “Nal Tarahara”, edito da Rai Trade e Videoradio, composto interamente da brani scritti da Bruno Marinucci e che vede la partecipazione di Bill Evans al sax e Randy Brecker alla tromba. L’intensa attività live fa maturare nel trio una nuova consapevolezza linguistica e di interazione musicale che fa venire alla luce butterfly, un’entità a tre poli, senza un leader. In totale autonomia, per favorire una maggiore libertà espressiva e temporale, presso lo studio di registrazione del batterista Marco Rovinelli il trio registra due nuovi album. Il primo, “vertigo treatment”, presenta nuove composizioni del chitarrista Bruno Marinucci e del bassista Pierpaolo Ranieri, un disco che rispecchia le tre anime dei musicisti, caratterizzate da una curiosità verso forme linguistiche sempre nuove, che soprattutto rifuggano etichette stilistiche, edito AlfaMusic nel 2016. Il secondo è “Afternoon”, un disco completamente acustico (chitarra acustica, contrabbasso e batteria), esperimento sonoro che presenta tre sole composizioni originali e la rilettura di brani celebri di vario genere, edito da FM records nel 2018. Dal 2021 il trio sta lavorando ai brani del nuovo disco. Molto intensa l’attività concertistica che li ha portati in vari club e festival, tra cui il Deltablues Festival di Rovigo con Seamus Blake e il “Fano Jazz By the Sea” in apertura del concerto di John Scofield. Luca Aquino, tra i musicisti jazz italiani più apprezzati nel panorama internazionale, inizia a suonare all’eta’ di diciannove anni da autodidatta. Per due anni abbandona la pratica dello strumento per completare gli studi universitari in Economia e Commercio. L’amore per il suono di Miles Davis e Chet Baker lo riconduce allo studio della tromba e lo porta a dedicarsi completamente alla musica. Lo spirito del viaggiatore è allo stesso tempo metafora perfetta del suo percorso artistico ed espressione della sua cifra stilistica. Il suo percorso artistico trova conferma nel 2007 quando pubblica con Universal Music Group il suo primo album da leader “Sopra le Nuvole” e un anno dopo, con ospite Roy Hargrove e Maria Pia De Vito, registra “Lunaria” con cui vince il premio “Top Jazz” promosso dalla rivista specializzata Musica Jazz. Nel 2009, registra “Amam” nell’antico bagno turco di Skopje (Macedonia) e Tsc in una chiesa in Olanda; nel 2010 arriva “Icaro Solo”, registrato, in solo tromba, in una chiesa in Benevento. Intreccia numerose collaborazioni con musicisti e artisti di fama mondiale; degna di nota è quella con l’artista Mimmo Paladino che lo portano alla registrazione di Chiaro, un lavoro in trio con una sezione ritmica norvegese e un ospite d’eccezione: Lucio Dalla. Nel 2012, dopo un importante progetto dal vivo con Jon Hassell, realizzato nella Chiesa di Sant’Agostino, entra a far parte del quartetto del batterista Manu Katché e insieme a loro registra due album. Nel 2013 insieme al fisarmonicista Carmine Ioanna registra aQustico per la Tuk Music e intraprende un tour mondiale. Il 2015 è l’anno del suo settimo album da band leader: OverDOORS, personale tributo alla sua band preferita, The Doors. Dopo aver diretto il “Pozzuoli Jazz Festival”e il “Bari Jazz”, il 7 aprile del 2016 partecipa all’evento “Manu & Friends” condividendo il palco dell’Olympia di Parigi con Sting, Richard Bona, Noa, Stephan Eicher, Raul Midon e Tore Brunborg. Il 2016 vede anche la realizzazione e commercializzazione dello speciale modello di tromba firmato “aQuino”, realizzato insieme all’artigiano olandese Hub Van Laar. Le sue influenze musicali hanno radici nei primi ascolti di Baker e Davis, a buon diritto gli valgono l’appellativo di ‘apostolo del Miles elettrico” (Francesco Prisco, Il Sole 24 Ore), ma anche nel rock dei Doors, degli AC/ DC, in quello di Jefferson Airplane, Muddy Waters, Led Zeppelin e si riflettono in progetti che spaziano tra diversi generi musicali: dal jazz all’hip hop, dalla musica elettronica fino al grunge e alla musica d’autore. La passione per la sperimentazione sonora e le registrazioni in luoghi insoliti sono tra gli aspetti più sottolineati dalla stampa di settore che lo descrive come “l’esploratore sonoro contemporaneo”, analogamente la critica estera riconosce in lui quel particolare tratto italiano che nell’immaginario internazionale richiama il viaggio, la creatività, l’estro visionario e la bellezza. Il luogo e la storia assumono un valore speciale e sono al centro di alcuni tra i suoi migliori progetti e del festival da lui ideato e diretto, “Riverberi” che utilizza l’acustica naturale di luoghi storici come elemento centrale della performance. I tour mondiali vanno di pari passo con l’amore per il territorio e il suo Paese, coincidono con la spinta del viaggiatore che tende verso l’altrove per tornare a casa con i tesori fatti di esperienza e di suono. Straordinario progetto a sua firma è la registrazione di un album nel sito archeologico di Petra in collabarorazione con l’Orchestra Nazionale Giordana. Il progetto “PETRA” ha visto il coinvolgimento di partner prestigiosi quali l’UNESCO Amman Office, il Petra Development and Tourism Authority e la Talal Abu-Ghazaleh Organization. Un’iniziativa senza precedenti promossa all’inter no della campagna mondiale #UNITE4HERITAGE, lanciata dall’UNESCO a difesa del patrimonio artistico e culturale dai crimini di tipo terroristico. Registra la colonna sonora del film “Fortunata” – vincitore del David di Donatello – diretto da Sergio Castellitto su una sceneggiatura di Margaret Mazzantini con Jasmine Trinca e Stefano Accorsi. Il 2017 vede Aquino rinunciare, per via di un infortunio, al suo Jazz Bike Tour, che avrebbe previsto un tour di cinquanta concerti consecutivi, da affrontare bicicletta da Benevento a Oslo. Nel 2019, dopo due anni recupera due infortuni concecutivi al settimo nervo del faciale, registra e viene pubblicato con l’etichetta discografica ACT MUSIC, il suo nuovo album “Italian Songbook”. Nel 2021 realizza il progetto “GONG”, dedicato alle storie di grandi pugili, partecipa, con la sua musica, alla realizzazione del video Oplontis “L’incoronazione di Poppea” con la regia di Alessandro Alatri, realizzato nel sito Unesco Parco Archeologico di Oplontis, realizza il suo nuovo progetto green “Natura in Musica”, in collaborazione col WWF, e il progetto europeo JaWo Music Residencies ideato per la formazione di giovani musicisti. Nel 2022 realizza il progetto “Gadara” con l’orchestra nazionale giordana, in un teatro romano nel sito archeologico della città giordana di Umm Qais, con una vista spettacolare sul lago di Tiberiade, all’incrocio di diversi sentieri e paesi: Israele, Giordania, Siria, ma anche Palestina e Libano. Un brano del progetto “Gadara” è stato poi utilizzato per il nuovo film di Mimmo Paladino. Nel 2023 scrive la colonna sonora per il corto Reem – The Bedouin Boxer del regista Mattia Ramberti.

 

 

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