“Adotta un dolce e cambia la vita a 12 donne!”

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degustazione riservata alle attività di ristorazione
Interverrà BARBARA FUNARI
Assessore alle Politiche Sociali e alla Salute Comune di Roma
Domani 14 settembre alle ore 15:00 
Gustamundo, via G. De Vecchi Pieralice 38
I Paesi rappresentati attraverso i dolci:
UCRAINA, ALGERIA, KURDISTAN, AFGHANISTAN, SOMALIA, 
BANGLADESH, SUDAN, AZERBAIJAN, NIGERIA E MAROCCO
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 Dopo il grande successo dell’iniziativa tenutasi il 26 luglio per l’inaugurazione a Roma del primo “laboratorio di Pasticceria Etnica e Solidale”, si terrà domani 14 settembre, presso il Ristorante Gustamundo, in via Giacinto De
Vecchi Pieralice, 38, “Un dolce che cambia la vita”, seconda tappa, l’evento ESCLUSIVO riservato alle attività di ristorazione e pasticceria.
Sarà presente l’Assessore alle Politiche Sociali e alla Salute del Comune di Roma, Barbara Funari.
Una degustazione libera di dolci curata dal gruppo di cuoche migranti e richiedenti
asilo dell’Associazione di Promozione sociale “In cammino con Gustamundo”.
Dolci di tutto il mondo: baklava, basbousa, maamoul, sochniki, halva, pasta di 
mandorla marocchina, kataifi ecc..
Tutto è nato da Pasquale Compagnone, dal suo progetto innovativo e unico nel suo
genere: la cucina come luogo di riabilitazione e di speranza per chi fugge dal proprio Paese a causa di miseria, guerre e violenze subite. Un modello di impresa e di lavoro che si sviluppa in tre fasi: Accoglienza, Formazione, Autonomia.
“In Cammino con Gustamundo” è l’associazione romana promossa da Compagnone e che dal 2017, si muove con l’obiettivo principale di offrire opportunità di sviluppo professionale e lavorativo a rifugiati, a migranti, uomini e donne che vivono in condizioni di fragilità.
<<Faccio un appello a tutti i miei colleghi ristoratori: costruiamo un futuro diverso per queste donne! Adottare nel proprio menù
anche e solo un dolce prodotto dalle partecipanti al corso, vuol dire dare un’occasione di vita e riscatto a 12 donne che a causa di guerre, conflitti e violenza hanno dovuto abbandonare il proprio paese e rinunciare alla loro passione e professione: la cucina>>
– ha dichiarato Pasquale Compagnone – << da Gustamundo, uomini e donne portano
qui la propria storia di vita, dolorosa, piena di ferite ma anche di tradizione, cultura,
passione e il nostro compito è quello di aiutarli a ricostruirsi, pezzo per pezzo, piatto dopo piatto, incontro dopo incontro. In questi anni abbiamo lavorato cercando di
ricostruire la loro identità ferita attraverso la tavola, la cucina, l’ambiente più familiare
e caldo per sentirsi al sicuro e poter ricominciare a sognare.>>
Aottare un dolce nel proprio menù, per Compagnone è <<una scelta etica perché così facendo si offre sostegno a chi è in difficoltà e si offre ai propri clienti una nuova esperienza>>.
L’appuntamento è per domani 14 settembre alle ore 15 per una degustazione 
libera e per conoscere le cuoche migranti, le formatrici e le storie di chi, in questo
corso, sta riponendo ogni speranza nel mondo della ristorazione italiana.
Il Progetto è sostenuto dal bando PartecipAzione, il programma di UNHCR e
INTERSOS che promuove la partecipazione attiva delle persone rifugiate.
+++ Per aderire gratuitamente +39.3392768290 o scrivi a info@gustamundo.it +++