Marco Visconti, project-manager di ASC Sport, a margine della conferenza di chiusura del progetto Pop-Up Sport Zone è intervenuto ai nostri microfoni:
Un progetto articolato e incisivo, quali sono state le motivazioni che hanno spinto a portare avanti questa iniziativa?
“Le motivazioni sono state concretamente quelle di poter dimostrare come si può contrastare la sedentarietà. Questo è un tema molto ampio, che chiaramente non si apre ad una soluzione ma a più soluzioni. Una di queste abbiamo pensato che potesse essere un progetto che prevedesse la facilità, nella fruibilità, di attività fisica in strutture outdoor e allo stesso tempo che contenesse un’innovazione tecnologica. Un elemento che affascina soprattutto i più giovani.
Da questo studio combinato di attrezzature che potessero rispondere a questo tipo di bisogno abbiamo dimostrato come questo paese può contrastare il problema della sedentarietà”.
A tale proposito si è parlato di tempi giusti per parlare con le amministrazioni comunali in tal senso. Come siete riusciti a portare avanti questo progetto?
“Ci siamo accorti che il nostro Paese è composto da tantissime realtà diverse, ognuna con i propri tempi, con le proprie funzioni così complesse, con caratteristiche così diverse, che ci siamo ritrovati ogni volta davanti a un problema sempre nuovo con le 10 amministrazioni comunali coinvolte in questi pop-up.
Queste difficoltà vengono spesso portate anche da un nuovo sistema che purtroppo arrivano per un nuovo sistema, per le lungaggini burocratiche che mettono a dura prova quando si parte con un nuovo progetto come questo. Ogni volta abbiamo affrontato un nuovo problema, diverso per ogni città, e le abbiamo superate ogni volta in maniera diversa.
Questa esperienza, che in qualche modo vorremo restituire, è un qualcosa di fattibile, un qualcosa di ripetibile e la nostra intenzione è quella di ripetere e continuere con insistenza affinchè anche altre realtà come la nostra possano portare al successo questo tipo di progetti. Proprio come nel nostro caso”.