LUNEDI 21 DICEMBRE SCIOPERO DEI LAVORATORI DEL SERVIZIO CENTRALINO/FAX ASL ROMA 2 -OSPEDALE PERTINI

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Presidio dalle ore 10:00 a via Brighenti, 23 sede della Direzione della ASL
La Flaica Uniti-Cub è stata costretta ad indire una giornata di sciopero per tutti i
lavoratori del Centralino/Fax della ASL Roma 2 e a convocare un presidio con
richiesta di incontro ai vertici della ASL RM2. La necessità di questo sciopero risiede nelle politiche degli ultimi decenni di
progressivo smantellamento della Sanità Pubblica, con le ripetute esternalizzazioni
di interi servizi all’utenza, con la conseguente precarizzazione del personale, la
riduzione dei servizi e aumenti dei costi per l’intera amministrazione pubblica.
Il Centralino /fax composto oggi di 20 operatori è fondamentale per le
comunicazioni di tutta la ASL, infatti non solo ne gestisce tutte le chiamate in
ingresso (di emergenza come quelle per la ricerca di medici e posti letto), ma anche
quelle di tre Ospedali, gestisce operazioni amministrative per la magistratura, i
carabinieri, la polizia di stato, urbana e perfino quella veterinaria. Questa mole di
lavoro ha reso necessario l’inserimento di nuovi operatori ma che a dicembre sono
stati ridotti sia nell’organico che nel monte ore di lavoro.
Dopo 20 anni di lavoro precario, gli operatori sono passati ad una Cooperativa
Sociale, con una perdita di salario contenuta sola grazie all’intervento sindacale ma
purtroppo solo per una parte dei lavoratori riconosciuti come “operatori specialisti”.
Oggi la ASL pur di mantenere i propri Bilanci in ordine (?) riduce le ore di lavoro
riconosciute anziché stabilizzare definitivamente i lavoratori.
Tale ridimensionamento, già in essere dai primi di dicembre, sta oggettivamente
creando situazioni di forte tensione per l’inadeguatezza della consistenza numerica
degli organici, le cui conseguenze e i rischi ricadono direttamente sul senso di
responsabilità ed etica professionale dei lavoratori e, ancor più, sull’utenza di tutta
la ASL RM2.
La lotta dei lavoratori il 21 dicembre sarà rivolta nei confronti della ASL, ma siamo
già certi che dovrà rivolgersi alla Regione Lazio per tutte le responsabilità che le
competono.