Approvato il Piano strategico e operativo del Tevere

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Il Tevere diventa una delle strutture portanti del futuro di Roma e di una nuova idea di città centrata sulla transizione ecologica, la mobilità sostenibile e la rigenerazione urbana.

La Giunta di Roma Capitale, infatti,  ha approvato il Piano Strategico e Operativo (PSO) promosso dall’Assessorato all’Urbanistica e coordinato dal prof. Gasparrini con il supporto tecnico di Risorse per Roma.

In particolare il PSO, che sviluppa e porta in attuazione quanto previsto nel Piano regolatore generale, rappresenta uno strumento operativo di natura strategica e programmatica che ha come obiettivo quello di conferire al Tevere il ruolo di protagonista della trasformazione sostenibile della città, configurandolo come catalizzatore di nuove connessioni ecologiche, sociali e culturali, ma anche come leva per una rigenerazione capillare dei territori attraversati.

 

Una vera e propria infrastruttura verde e blu che, con i suoi 75 km di paesaggi naturali, urbani e periurbani da Settebagni a Ostia Antica, attraversa l’Agro romano a nord, la città ‘moderna’ del Flaminio, il Centro storico dentro le mura, l’ex città industriale di Ostiense-Marconi fino ai paesaggi agrari della duplice foce del Tevere.

 

Sono tre i grandi obiettivi strategici del PSO per il Tevere: un fiume di spazi verdi e blu per una transizione ecologica di valore paesaggistico e sociale; una rete di mobilità sostenibile per un’accessibilità diffusa e per tutti alla scala urbana e di prossimità; un arcipelago di centralità urbane e locali nel quadro di una rinnovata coesione sociale nei luoghi dell’abitare. Non un progetto isolato, ma una visione d’assieme del territorio fluviale che coinvolge attivamente istituzioni, cittadini e attori privati in un processo dinamico e aperto, orientato alla qualità paesaggistica, alla resilienza ambientale e all’equità urbana.

 

Il questo senso, il PSO mobilita quasi 800 nuovi progetti in continuità con quelli già avviati in questi anni, in una dimensione integrata che valorizza le specificità locali e le loro relazioni, ma anche la fattibilità degli interventi nel breve, medio e lungo periodo attraverso finanziamenti europei, nazionali e regionali.

 

Il Tevere è Roma, e la sua importanza è nota a tutti. A partire da questa consapevolezza abbiamo lavorato giorno dopo giorno per restituirlo ai romani e oggi, con il Piano Strategico e Operativo, possiamo finalmente dire che stiamo riducendo la distanza, fisica e simbolica, tra la città e il suo fiume. Con il Piano, infatti, il Tevere non sarà più confine tra le parti della città ma la sua spina dorsale di valore strategico, laboratorio di innovazione urbana e sociale, paesaggio vivo da attraversare, abitare e custodire. Insomma, un fiume che torna a connettere, generare valore e ispirare futuro” dichiara Maurizio Veloccia, Assessore all’Urbanistica.


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