A Roma la protesta dei navigator: “Reddito di cittadinanza resta, noi sacrificati”

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Una delegazione degli operatori, che vedranno scadere il loro contratto il 31 dicembre, è stata ricevuta dal segretario generale del ministero del Lavoro

Una delegazione dei navigator che sono scesi in piazza a Roma per il rinnovo del contratto ha incontrato il segretario generale del ministero del Lavoro, Andrea Bianchi. Gli operatori protestano per la mancata proroga, in legge di Bilanciodei loro rapporti di lavoro che scadono il 31 dicembre.

 

“La sensazione è che le polemiche politiche nella maggioranza e non solo influiscano su questa vertenza: viene prorogato lo strumento, ma vengono sacrificati i lavoratori che operavano per la sua riuscita“. Lo sottolinea, riferendosi al reddito di cittadinanza, il segretario generale Nidil Cgil, Andrea Borghesi, partecipando alla manifestazione dei navigator. Sono venuti in tanti a Roma tra il ministero dello Sviluppo economico e quello del Lavoro, in rappresentanza dei 2500 operatori che a fine anno vedranno scadere il loro contratto perché in Manovra non è prevista la proroga dei rapporti di lavoro.

Il sindacalista ricorda che i navigator “hanno lavorato in un contesto complicato anche durante la pandemia a sostegno dei Centri per l’impiego e per i percettori del reddito, in una realtà come quello dei Centri dell’impiego che vede una carenza strutturale di personale. Crediamo che questa vertenza debba guardare al futuro dei Centri per l’impiego e delle politiche attive, tanto più che nel Pnrr sono state stanziate molte risorse per le politiche attive, che potrebbero essere utilizzate“. Insomma, per i sindacati si deve prevedere “un processo di stabilizzazione” di questi operatori e il Governo deve chiarire se intende “affidare le politiche attive al pubblico o affidarle ai privati”.

fonte Agenzia Dire.it