Tre buste esplosive in poche ore a Roma, ferite 3 donne

Forze dell'ordine durante l'intervento in seguito allo scoppio di una busta esplosiva in via Piagge, Roma, 2 marzo 2020. ANSA / MASSIMO PERCOSSI
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La paura è arrivata con una busta, una busta anonima indirizzata a persone che probabilmente non si conoscevano tra loro e che non hanno nessun incarico di rilevanza pubblica. Tre buste esplosive arrivate tra ieri e oggi a Roma e Fiumicino hanno provocato il ferimento di tre donne. La prima è esplosa ieri sera nel centro di smistamento Poste di Fiumicino, sul litorale della capitale. Le altre due, arrivate presso due domicili in zona nuovo Salario e alla Balduina, sono esplose stasera a Roma. Le donne fortunatamente non sono in gravi condizioni.

Polizia e carabinieri hanno immediatamente avviato accertamenti tecnici e investigativi sulle tre buste e sulle sostanze o i meccanismi che eventualmente contenevano. Accertamenti che si avvarranno di macchinari per rilevare eventuali impronte. Poter risalire a come e con quale materiale sono state confezionate le buste esplosive può mettere sulle tracce di chi le ha confezionate.

Intanto si sta cercando di ricostruire al dettaglio quanto avvenuto tra ieri o oggi. La prima busta, hanno ricostruito gli inquirenti, è esplosa ieri sera al centro Smistamento Poste di via Cappannini, nella cittadina sul litorale. A rimanere ferita una donna. Alle 18.30 di oggi un’altra busta è esplosa in via Piagge, a Nuovo Salario, in un’abitazione privata ferendo un’impiegata 54enne, mentre la terza è arrivata in un’altra abitazione in via Fusco, alla Balduina, e ha ferito una 68enne alle mani e al viso. Fortunatamente le donne se la sono cavata con lievi ferite al volto e alle mani. Nessuna delle tre buste esplose a Roma conteneva una rivendicazione. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, i tre ordigni sarebbero apparentemente identici e questo farebbe pensare che a confezionarli sia stata una sola mano.