Il nostro inizio settimana, dell’estate e di Luglio è stato molto interessante. Questo lunedì ci troviamo infatti in compagnia di Alessia per farci raccontare il suo mestiere a stretto contatto con i cavalli: come, quando e perché ha intrapreso la disciplina equestre (carriera agonistica, scuole di equitazione etc) Tantissime le curiosità dei nostri lettori sul tema.
La giornalista e direttrice de La Gazzetta Di Roma Roberta Nardi è andata a sperimentare in prima persona l’attività.
Alessia, come è iniziata la carriera agonistica ed il tuo approccio da istruttore?
Sono figlia d’arte, cresco a stretto contatto con i cavalli grazie alla passione tramandata dal nonno, cowboy abruzzese che mi ha instradato nella disciplina equestre. Ho iniziato la carriera agonistica nel salto ostacoli ed il primo approccio da istruttore è stato nelle scuole di equitazione con pony e cavalli a Roma.
Quando ti sei appassionata al trekking equestre?
Stanca della pressione dell’equazione classica che spesso risulta lontano dal contatto con il cavallo come essere senziente, ma puro sfogo esibizionista, ho fondato un’associazione di recupero di cavalli e mi sono appassionata al trekking equestre. Abbiamo selezionato una serie di percorsi archeologico naturalistici tra Lazio, Abruzzo e Toscana per riscoprire la bellezza di viaggiare tra l’avventura, divertimento e relax, visitando piccoli borghi ricchi di arte, gustando piatti tipici e riappropriandoci del nostro territorio e del tempo, spogliati della definizione di uomo e cavaliere riscoprendo l’appartenenza simbolica e al contempo viva del branco.
Gite fuori porta, passeggiate…Ci spieghi come si fa a partecipare alle escursioni?
È possibile partecipare alle escursioni diventando socio, partecipando alle attività da terra e accudendo i cavalli. Siamo disponibili tutti i giorni, per principianti ed esperti dai 4 anni in su, su prenotazione.
Ultima domanda: qual’è l’abbigliamento adatto che consigli di indossare?
Consiglio un abbigliamento comodo con pantaloni lunghi e scarpe da ginnastica.
