Il piano di pace messo a punto dagli Usa non convince l’Ucraina e da Washington arriva oggi l’ennesimo attacco di Donald Trump a Volodymyr Zelensky. Un attacco frontale, con il tycoon che punta il dito contro il leader di Kiev, accusandolo di rendere “difficile” la fine della guerra con la Russia a causa di dichiarazioni “incendiarie”. E dal numero uno della Casa Bianca arriva quindi l’ultimatum: Zelensky deve scegliere “se avere la pace” o combattere altri anni per poi “perdere l’intero Paese”.
Intanto i colloqui per la pace in Ucraina con i ministri degli Esteri internazionali, previsti oggi a Londra, sono stati rinviati. La riunione è saltata perché, nelle 24 prima dell’inizio dei lavori, la delegazione di Kiev ha appunto insistito per voler discutere solo di una tregua di 30 giorni e non della proposta ultimativa dell’Amministrazione Trump che prevede, fra l’altro, il riconoscimento Usa dell’annessione della Crimea, rende noto una fonte americana coinvolta nelle trattative citata dal sito di notizie Axios. Una proposta, denunciano fonti ucraine, sbilanciata in favore della Russia, “in cui quello la Russia ottiene viene precisato con grande chiarezza mentre quello che va all’Ucraina rimane vago”.
L’Ucraina è infatti pronta a negoziare, ma non ad arrendersi, ha affermato dal canto suo il vice primo ministro ucraino Yuliia Svyrydenko, dopo che è emerso che la proposta Usa vedrebbe Kiev rinunciare a quasi tutti i territori attualmente occupati dalla Russia. “Non ci sarà alcun accordo che fornisca alla Russia le basi più solide di cui ha bisogno per riorganizzarsi e tornare con maggiore violenza”, ha scritto Svyrydenko su X, sottolineando che “un cessate il fuoco completo – sulla terraferma, in aria e in mare – è il primo passo necessario”.
fonte www.adnkronos.it