Il grande cantante per Nobili Arti in Nobil Terre in Musica l’11 maggio alla chiesa di San Francesco per l’evento “A te madre di tutte le madri”
Prosegue ad Anguillara, nell’anno giubilare, sul filo della spiritualità la manifestazione “Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2025. Dopo il successo di Cantus Caelestis del 4 maggio scorso, l’11 maggio alle 19 nella trecentesca chiesa di San Francesco è la volta del concerto, ad ingresso libero, “A te madre di tutte le madri” Ave Maria. Si leverà alta la preghiera alla madre di tutte le madri con musiche di C. Gounod, F. Schubert, A. Guilmant, G. Caccini, F. Armiliato, F. De André, C. Saint-Saëns, P. Mascagni, G. Puccini, F. P. Tosti, W. Gomez, G. Verdi. Alcuni dei brani proposti sono molto celebri altri meno, alcuni verranno interpretati dallo stesso autore. E’ questo il caso dell’Ave Maria composta dal tenore di fama planetaria Fabio Armiliato, tra gli interpreti del concerto assieme ai soprano Francesca Romana Tiddi e Lisadora Valenza per l’accompagnamento al pianoforte di Massimiliano Tisano.
Proprio Armiliato ha concesso una intervista sugli aspetti che caratterizzano questo evento musicale.
Sono molti i compositori che si sono cimentati sul tema dell’Ave Maria. Per un tenore, quale tra questi suscita in lei le emozioni più grandi?
“Ave Maria è una preghiera e quindi deve essere sempre intesa come tale e non deve mai essere sfoggio di un esibizionismo fine a se stesso. A parte le due più conosciute di Schubert e di Gounod, ho sempre amato la semplicità dell’Ave Maria di Caccini/Vavilov dove il testo si riduce proprio alle due parole iniziali, senza niente di più. L’emozione la crea proprio la linea melodica della musica e la ripetizione del tema variato”.
Anche lei si è lasciato trasportare da questo tema scrivendo una sua composizione. Cosa ha cercato di trasmettere?
“Credo di aver cercato di provare anch’io ad essere essenziale e ricordo di aver scritto quella musica tanti anni prima: un giorno però l’ho ritrovata e Daniela Dessì mi aveva chiesto in quel periodo di scrivere per lei proprio una Ave Maria, per un concerto di musica sacra a Brescia: avevo visto che la musica scritta si poteva adattare bene alle parole della preghiera e Daniela l’ha eseguita durante quel concerto il 5 giugno 2015. Esattamente 10 anni fa. Per questo motivo gliel’ho poi dedicata”.
Musica e spiritualità. Quale legame reale c’è?
“La musica è spiritualità: è un insieme di emozioni trasferite sul pentagramma e che ogni volta prendono vita grazie ai nuovi interpreti. La Musica non ha tempo e non è mai “vecchia” o “antica”: rivive sempre ogni momento di vita nuova. È la forma più bella di comunicazione ed è l’interpretazione della bellezza comunicativa in senso assoluto e armonico: è un linguaggio veramente Universale. Per questo deve, o perlomeno dovrebbe sempre essere anche rispettata nell’evitare la “cacofonia” o l’eccessivo uso ossessivo delle parole ritmate, come in certi generi che, a mio avviso, hanno ben poco di musicale. Ci può stare che in qualche momento storico, anche magari di protesta, si possano usare certi elementi meno “gradevoli” per dare un segnale e magari comunicare un disagio…ma farli diventare “moda” o assurgerli a “esempio”, credo sia un pò eccessivo. Il tempo infatti sta già dicendo che è l’ora di tornare al rispetto delle armonie e delle melodie tradizionali, rivendicando proprio quella spiritualità e quella comunicativa come veicolo del messaggio, per un’umanità e un futuro migliore”.
Quale futuro vede per la musica classica, per nuovi autori e per nuove sfide interpretative?
“Credo in parte di avere già risposto, però credo che i mondi da esplorare siano sempre tanti quando esiste la voglia di approfondire. Credo si debba bandire proprio la superficialità e soprattutto pensare sempre che il “commercio” sia sicuramente importante ma non deve mai trasformarsi nel punto di arrivo, come invece purtroppo sta accadendo da troppo tempo: oggi si pensa troppo al guadagno e alla velocità di poterlo realizzare, magari anche utilizzando pericolose scorciatoie. Credo che questo valga per la musica, ma anche in generale per la vita sociale e lavorativa. Si pensa più ad “Apparire” che ad “Essere” e i modelli purtroppo stanno spingendo moltissimo in quella direzione creando problemi educativi e formativi, iniziando proprio dalle scuole. Servono buoni esempi e ricostruire, attraverso magari nuovi stimoli anche musicali, la riflessione e soprattutto il confronto che è ormai quasi sparito nella nostra società attuale, nell’assoluto rispetto dell’altro e delle idee dell’altro”.
Nobili Arti in Nobili Terre in Musica 2025, per la direzione artistica di Amarilli Nizza, soprano di fama internazionale, è organizzata dal Comune di Anguillara Sabazia, Claudia Biadi Music Academy APS, Pro Loco Anguillara con il contributo della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio.