Villa Borghese, alla Loggia dei Vini la nuova fase del progetto LAVINIA

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Il progetto d’arte nato per dialogare con il restauro della Loggia dei Vini

a Villa Borghese apre la sua seconda fase con nuove opere site specific della designer Johanna Grawunder e dell’artista Daniel Knorr

 OPENING: lunedì 26 maggio 2025 ore 18.00

Alle ore 20.00 concerto per flauto del compositore Wissam Boustany

APERTURA AL PUBBLICO: Apertura straordinaria martedì 27 e mercoledì 28 maggio. Successivamente la Loggia sarà aperta al pubblico dal giovedì alla domenica

           Loggia dei Vini, Villa Borghese

ingresso libero

www.laviniaroma.com

 Da lunedì 26 maggio 2025 Johanna Grawunder e Daniel Knorr sono i protagonisti del nuovo gusto di LAVINIA, il programma d’arte contemporanea a cura di Salvatore Lacagnina, realizzato da Ghella e promosso da Roma CapitaleAssessorato della Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con la collaborazione di Zètema Progetto Cultura, pensato per dialogare con il restauro della Loggia dei Vini nel parco di Villa Borghese a Roma.

Il progetto LAVINIA deve il nome a Lavinia Fontana (1552 – 1614) – tra le prime artiste riconosciute dalla storia dell’arte e presente nella collezione di Galleria Borghese – e si sviluppa in parallelo alle varie fasi di restauro della loggia seicentesca. Dopo gli interventi sulla volta interna, l’affresco centrale e i pilastri del padiglione, in questa seconda fase sono stati ripristinati i muri, l’intonaco e la copertura del padiglione. Il restauro è stato effettuato da R.O.M.A. Consorzio, con la cura scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ed è stato possibile grazie a una donazione di Ghella.

Per valorizzare le mura perimetrali che verranno restaurate il prossimo anno, la designer americana Johanna Grawunder (San Diego CA, 1961) ha progettato Wiley a Roma (2025), un’installazione con una serie di lampade da muro dai colori fluo e luce UV. L’opera vuole esaltare la “pelle” del muro, la sua texture dalle stratificazioni secolari, rispettandone completamente le condizioni e vestendo di luce il muro grezzo.

Architetta di formazione, cresciuta con i colori di Ettore Sottsass con cui ha lavorato a lungo, Grawunder si è avvicinata presto al mezzo della luce, cercando di integrare nei suoi progetti principi e scale architettoniche, materiali non preziosi e un’approfondita ricerca tecnologica.

Al centro della Loggia, un’installazione di Daniel Knorr, artista abituatoa esplorare il rapporto tra pubblico e privato, affrontando fenomeni culturali, politici e sociali. L’installazione nasce dalla riflessione che i rifiuti sono come la “trachea” di una città, ne testimoniano il respiro, la vita e il consumo. Come objet trouvé, vengono compressi tra le pagine di un libro d’artista con una forza di oltre 50 tonnellate. Giunti alla diciassettesima edizione, i libri sono solitamente introdotti da un testo tradotto in una lingua minoritaria del paese nel quale sono realizzati. Alla Loggia dei Vini, la lingua è il latino, stabilendo un collegamento diretto con la stratificazione culturale e storica di Roma.

Queste due nuove opere site-specific si aggiungono alle sedute di Gianni Politi, alla maniglia di Monika Sosnowska che apre il cancello di ingresso, alla fontana d’acqua infinita di Piero Golia e alla leggendaria lupa sulla grata di Enzo Cucchi che lascia intravedere lo spazio dell’antico ninfeo. Mentre il sentiero Dante Desire Line Poetry Path di Ross Birrell & David Harding accompagna i visitatori con le parole di Dante dentro e fuori la Loggia.

Nell’antica Loggia dei Vini, realizzata tra il 1609 e il 1618 per volere di Scipione Borghese, venivano serviti, al riparo da sguardi indiscreti, vini e sorbetti: proprio per questo, ogni inaugurazione di LAVINIA è associata a un gusto di gelato, secondo la stagione. Lunedì 26 maggio 2025 la primavera è celebrata da “fragola e basilico”. In occasione dell’inaugurazione, alle ore 20:00, il Dante (Desire Line Poetry Path) sarà celebrato da un recital per flauto solo, dal titolo Mural, una collaborazione tra l’artista Ross Birrell e il flautista e compositore libanese Wissam Boustany, basata sulla trasposizione in notazione musicale di versi di Mahmoud Darwish.

LAVINIA è un progetto triennale che affianca un programma di restauro e si rivolge a chi passeggia nel parco di Villa Borghese, restituendo alla città spazi dimenticati e osservando l’antico rapporto fra arte e architettura da una prospettiva contemporanea.


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