Palazzo Ripetta, teatro di una nuova visione del cinema e dell’inclusione

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Per il Teatro Patologico, la partecipazione all’ultima edizione del Festival di Sanremo ha rappresentato un vero e proprio trionfo (16 milioni di telespettatori, 60% di audience, durante l’esibizione della Compagnia del Teatro Patologico sul palco dell’Ariston, in occasione della terza serata del Festival).

Il movimento teatrale fondato dal regista Dario D’Ambrosi è entrato dunque nelle case di tutti gli italiani, regalando forti emozioni e suscitando incredibile commozione attraverso la performance degli attori, affetti da disabilità e disturbi a livello psichico. L’interpretazione teatrale ha mostrato l’importanza della teatroterapia, favorendo l’inclusione, smantellando lo stigma e andando quindi contro pregiudizi e discriminazione. Pertanto, forte del successo ricevuto e consapevole dell’importanza di dar voce a chi spesso non ne ha, il regista D’Ambrosi porta avanti, anche quest’anno, la XVI Edizione del Festival Internazionale del Cinema Patologico: i link dei film finalisti verranno inviati a tutti i centri diurni d’Italia, permettendo loro di votare e decidere quali saranno i vincitori. Il giudizio è affidato – sin dalla prima edizione del Festival – a tutti i “matti” d’Italia, al fine di porre sull’importanza sull’attivare sinergie tra il mondo del cinema ed ambienti in cui si lavora sul disagio mentale e l’emarginazione sociale, convinti che questo possa contribuire ad un’evoluzione del linguaggio cinematografico stesso.

Domenica 27 aprile, nella splendida cornice di Palazzo Ripetta – hotel 5 stelle di proprietà del Gruppo Ginobbi – società attiva in ambito real estate e management hospitality – nel cuore del Tridente, a due passi dalla meravigliosa Piazza di Spagna e dall’Ara Pacis, si terrà la Cerimonia di premiazione del Festival, alla presenza della giuria speciale e di numerose personalità del mondo del cinema e dello spettacolo. Palazzo Ripetta rinnova dunque il suo supporto nei confronti del Teatro Patologico. Dopo il grande successo della cena di beneficenza del 12 dicembre 2024, tenutasi all’interno del meraviglioso Salone Bernini, l’hotel sposa nuovamente la causa del regista Dario D’Ambrosi, mostrandosi e affermandosi come un luogo di condivisione, ascolto e apertura a temi di integrazione sociale ed educazione emotiva.

L’evento, a Palazzo Ripetta rappresenterà un’occasione fondamentale per sostenere il progetto e continuare, sinergicamente, il lavoro di sensibilizzazione ed inclusione, promosso sin dall’inizio. La cerimonia sarà dunque un momento di condivisione e solidarietà, in cui cinema, arte, cultura e impegno sociale si fonderanno dando vita ad un’unica grande esperienza.

Il grande successo del Festival, ideato e diretto da Dario D’Ambrosi, è dovuto soprattutto alla formazione della giuria, composta da ragazzi con disabilità fisica e psichica, componenti della Compagnia Stabile del Teatro Patologico, e dagli studenti del primo corso universitario al mondo di Teatro Integrato dell’Emozione, ideato e portato avanti dal Teatro Patologico in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. E’ proprio questa speciale giuria a rendere unico il festival, volto a garantire un giudizio puro, onesto e positivamente ingenuo. In tutte le undici edizioni del Festival Internazionale del Cinema Patologico, la kermesse è stata inoltre arricchita dalla partecipazione e dalla presenza di prestigiosissimi ospiti del mondo del cinema e dello spettacolo, tra i quali Matteo Garrone, Marco Giallini, Claudia Gerini, Simone Cristicchi, Edoardo Leo, Sabrina Impacciatore, Claudio Santamaria, Alessandro Borghi, Leonardo Pieraccioni e molti altri ancora.

La sedicesima edizione del Festival Internazionale del Cinema Patologico, che si terrà dal 18 al 27 Aprile, rappresenta dunque un altro passo in avanti sul sentiero dell’inclusione e della personale battaglia di Dario D’Ambrosi per porre la disabilità psichica al centro della nostra società, attenzionarla, per dimostrare così che attraverso un duro e sofferto lavoro di teatro-terapia è possibile ritagliarsi uno spazio nella vita di tutti i giorni.

I film saranno visibili sul sito www.teatropatologico.com.

La Direzione artistica del Festival comunica l’arrivo di oltre duemila film (tra lungometraggi e corti) provenienti da tutte le parti del mondo: Cina, Iran, Pakistan, Brasile, Cile, USA, Francia, Regno Unito, Germania, Albania e ancora Canada, Argentina, India, etc.

A seguire l’esito delle selezioni:

Sezione Cortometraggi:

“Dear Giulia” di Marco Reale

“Fuori c’è il sole” di Giulia Savi “Persona” di Maria Sofia Bocci “Crossroad” di Luca Arcidiacono “Gabriele” di Matteo Scattaretico

“Solo un crodino” di Matteo Fischietti

“In the beginning was the word” (Cina) “Lucciole” di Pietro Petrazzoli

“Coming out” di Beatrice Campagna “Nonostante tutto” di Simone Guarany

“Albert Camuss” di Giovanni Nodari “Sante o puttane” di Giovanni Dinatale

“A man happier than you di Gianluca Vitarelli e Cristina Testa “Hope2” di Daniele Pignatelli

“Silvia & Manuel di Viviana Falco

“Cain” di Shaqir Veseli (Albania)

“Sundial” di Oli Maria Pina (USA)

“Gray dance” di Rafay Akbar (Pakistan)

“San Forest” di Nathalia Rangel e Keila Mora (Cile)

“Portèe” di Yan L. Cauper e Leonardo Cesar (Brasile)

“Shent of a shoe” di kiarash shiravand (Iran)

 

Sezione lungometraggi:

“Davide e il mostro” di Francesco Squillace

“Questi ragazzi” di Renato Chiocca e Fabio Simonetti

“San Damiano” di Gaia Antonini

“ShearK. Il viaggiatore sordo” di Marco Mangialavori