Dopo la tornata di aprile che ha portato a dei “quasi” cambiamenti in società di Stato partecipate, in primis da CDP, in settimana si dovrebbe decidere per altre importanti caselle di Amministratori Delegati, Presidenti e componenti di CDA per SACE, SIMEST, Ansaldo Energia e CDP Equity. Di queste, è bene ricordare, solo SACE dipende direttamente dal MEF mentre, le altre, vedono una forte partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti.
Per quanto riguarda Sace, mentre fino al mese di Marzo-Aprile sembrava certa la conferma di Alessandra Ricci nel ruolo di Amministratore Delegato, allo stato attuale -come riportato da altri quotidiani- “un addio sembrerebbe più sicuro di una permanenza”. A minare certamente il terreno della Ricci potrebbe concorrere il primo sciopero nella storia di questa società indetto il 22 maggio 2025 che potrebbe aver compromesso i rapporti di fiducia con l’attuale Governo. I nomi alternativi sul tavolo non sono ancora certi e le caselle si stanno completando in questi giorni. Le possibilità, dai rumors, vedono probabile la scelta di un Professore universitario estraneo al mondo Sace ma esperto di economia internazionale e di mercati energetici con già esperienza, come AD, nel mondo delle società controllate dal MEF.
La partita Simest, invece, risulta più complicata. Se da una parte Regina Corradini D’Arienzo, attuale AD, potrebbe essere riconfermata, i problemi emergono sul ruolo del Presidente. Infatti, Pasquale Salzano, che attualmente ricopre questo incarico, dopo essere stato ambasciatore in Qatar, torna alle relazioni diplomatiche, ricoprendo l’incarico di ambasciatore in Marocco. Al suo posto, anche qui come riporta Affaritaliani, “è dunque quasi certo che possa sedere un ex diplomatico, ma ancora non si ha la certezza dei nomi”.
Infine, la corsa per Alsando Energia. Pure qui sembrava ormai certa ad aprile la riconferma ad un nuovo mandato per Fabrizio Fabbri alla guida della società energetica partecipata da CDP. Nonostante ciò, ad oggi sembrerebbe non esserci un accordo dal momento che sul tavolo sono presenti nuovi curriculum in procinto di essere valutati.
Ovviamente, il Governo cercherà di inserire profili importanti e adeguati per far fronte alle sfide future del nostro paese che passa dal problema internazionale dei dazi alla necessità di una rivoluzione energetica. Sarà per questo motivo che la scelta potrebbe ricadere su accademici?
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