ITALIA NOSTRA ESPRIME MASSIMO APPREZZAMENTO PER LA PRESA DI POSIZIONE DELLA SOPRINTENDENZA

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Italia Nostra Roma confida che l’Amministrazione di Roma Capitale tenga conto delle richieste della Soprintendente Porro prima di concludere il procedimento di approvazione della variante alle NTA adottata con la D.A.C. 169/2024 e sulle cui modifiche Italia Nostra ha espresso già da tempo, e in vari documenti, forti perplessità, che ribadisce di seguito:

 

  • in merito all’iter e alla procedura di approvazione della stessa variante;
  • sulla sussistenza di profili di illegittimità di diversa natura;
  • sui contenuti che vanno nella direzione opposta a quanto la Città di Roma ha perseguito nei decenni affinando sempre più la normativa del PRG verso una effettiva tutela del Centro Storico, che andrebbe considerato come un unico immenso “monumento”, e verso la salvaguardia dell’intera Città Storica.

 

Mentre resta in attesa di vedere costituito il tavolo di concertazione istituzionale previsto dalla normativa vigente e richiesto dalla Soprintendenza di Stato, Italia Nostra intende innanzi tutto richiamare l’attenzione sulla “stranezza” per cui la porzione di Città Storica delimitata dalla cinta delle Mura, benché riconosciuta fin dal 1980 dall’UNESCO come bene di eccezionale valore facente parte della Lista del Patrimonio mondiale dell’umanità, sia l’unico centro storico del Lazio a restare tuttora privo dello strumento della tutela paesistica che il PTPR riconosce invece a tutti gli altri 500 centri storici del Lazio. Con la conseguente illogicità, per troppo tempo tollerata, per cui, per gli interventi nel centro storico di Roma, è ritenuto sufficiente solo un parere consultivo della Soprintendenza.

 

Di fatto la tutela del Centro storico è stata sottratta non solo agli strumenti di tutela previsti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (Dlgs 42 del 2024) ma anche al controllo degli strumenti urbanistici previsti dalla normativa nazionale (L. 1150 del 1942 s.m.i e al DPR 380 del 2001 s.m.i.).

 

Italia Nostra appoggia quindi con forza, e non solo da oggi, la richiesta avanzata dalla Soprintendenza statale di rivedere il Protocollo d’Intesa del 2009 che allo stato attuale prevede solo un suo parere consultivo sugli interventi previsti nel Sito Unesco di Roma.

Ma c’è ora assai di più da tenere presente e cioè che nel frattempo le valutazioni di livello internazionale dell’UNESCO per il Sito di Roma hanno portato all’introduzione di una Buffer Zone, per cui le considerazioni sulla tutela necessaria per la Città storica racchiusa entro le Mura sono state estese ora anche a tale zona cuscinetto identificata in una vasta parte della Città storica fuori le mura, che di fatto più di tutto rischia di essere stravolta nei suoi tessuti otto-novecenteschi. L’Amministrazione comunale, tenuta quindi a fornire strumenti adeguati di tutela alla Città Storica e Consolidata, sembra non volere tenere affatto conto di tale necessità in quanto nelle NTA adottate è dato riscontrare previsioni decisamente preoccupanti che sembrano scritte su misura per chi voglia intraprendere operazioni speculative proprio nelle parti più pregiate della Città.

 

Si evidenzia in particolare:

  • il declassamento, se non in pratica l’azzeramento, delle competenze e del ruolo della Sovrintendenza capitolina con le modifiche apportate all’articolo 16 delle NTA, relativo alla Carta per la Qualità;
  • l’introduzione della possibilità di demolizione per gli immobili che non siano utilizzati da tre anni;
  • la possibilità di accorpamenti, anche tra unità catastalmente diverse ed anche di organismi edilizi tra i più fragili della Città storica;
  • le eccessive facilitazioni per i cambi di destinazione d’uso ovunque e anche con la finalità di ampliare l’offerta alberghiera, sottraendo dunque, sempre più, la Città storica alla vocazione residenziale ed esponendola al dilagare degli esercizi commerciali, specie “food and drink”.

 

Una pausa di riflessione è dunque indispensabile se si vuole fermare, e non piuttosto vedere crescere esponenzialmente, la deriva intollerabile di Roma che viene percepita dalla gente comune e dalla stessa Stampa internazionale.

 

Quanto al complesso delle norme adottate, si rinvia a quanto Italia Nostra Roma ha inteso evidenziare nella nota * 70 anni a difesa della Città Storica di cui al link https://www.italianostraroma.org/piano-regolatore-generale-nta-descrizione.html