“Incontro Governo Sindacati. Paolo Capone, Leader UGL: “Segnale importante intervento sul cuneo fiscale”

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“La convocazione dei sindacati da parte del Governo prima dell’adozione del ‘Decreto lavoro’ è un segnale significativo che cogliamo con favore. Sotto il profilo del metodo apprezziamo l’apertura al dialogo e al confronto con i corpi intermedi. Per quanto riguarda il merito condividiamo la scelta di concentrare le risorse sul taglio di altri quattro punti del cuneo fiscale sul lavoro per il periodo luglio-novembre, uno sconto che vale tra 80 e 100 euro mensili. Si tratta di uno strumento di primo impatto che crea maggiore disponibilità salariale. È necessario intervenire in maniera ancora più coraggiosa per rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori colpiti dell’inflazione. In secondo luogo, la modifica del reddito di cittadinanza è un aspetto fondamentale. Aver esteso gli interventi a sostegno delle fragilità a quanti sono occupabili e in età da lavoro ha prodotto una distorsione che bisogna correggere favorendo meccanismi che incentivino le politiche attive al fine di sbloccare il mercato del lavoro. Nel complesso si tratta di misure che rappresentano un passo in avanti e un rafforzamento delle politiche del lavoro”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito all’incontro a Palazzo Chigi, al quale hanno preso parte il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i Ministri dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, i Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari e i sindacati.
“Fra gli elementi su cui richiamare l’attenzione, perché rispondono ad alcune precise richieste del sindacato, la piena copertura assicurativa per gli studenti in alternanza scuola lavoro, il rafforzamento dell’assegno unico e universale e degli incentivi per favorire l’occupazione giovanile e l’innalzamento della soglia di esenzione per il welfare aziendale, i cosiddetti Fringe benefit, mentre è importante aver riconosciuto la centralità della contrattazione collettiva per l’utilizzo dei contratti a tempo determinato. Un’ultima considerazione – ha concluso Capone – va fatta in merito ad Opzione donna: una revisione delle regole per l’anno in corso è possibile anche alla luce del ridotto utilizzo registratosi finora, con poco più di 150 domande in tre mesi “.