Papa Leone XIV ha ricevuto oggi l’omaggio del sindaco Roberto Gualtieri e della città di Roma. Il Pontefice è giunto nel primo pomeriggio in auto dal Vaticano al Campidoglio, dove ad attenderlo in piazza dell’Aracoeli c’era il sindaco Roberto Gualtieri.
“Santità, sono felice di portare al nuovo Vescovo di Roma i saluti deferenti della città. Mi permetta, innanzitutto, di esprimerLe la mia gratitudine per aver scelto di rinnovare la tradizione di questo incontro ai piedi del Campidoglio, la casa dell’amministrazione civica e democratica della città. Raccogliamo questo Suo gesto, Santità, come una conferma dell’affetto che nutre per Roma, del quale Le siamo profondamente grati e che ricambiamo con tutta la generosità di cui – lo ha potuto vedere in questi giorni – è capace la nostra città“, ha dichiarato Gualtieri.
“Il legame spirituale tra la missione episcopale romana e la prospettiva universale del cristianesimo ha nutrito nei secoli questa città, generando cultura, civiltà, relazioni. Ha arricchito Roma di bellezza, di valori etici e, anche, di comuni responsabilità. Una responsabilità di pace, anzitutto. La pace è la più forte vocazione universale di Roma. E proprio alla missione della pace, Santità, ha voluto dedicare le Sue prime parole al mondo, dalla finestra della Loggia della Basilica Vaticana: un’onda gioiosa di speranza che ha attraversato l’intera città e toccato il cuore di ciascuno di noi. Roma, Santità, sa di essere osservata, amata, visitata, studiata da ogni parte del mondo. È orgogliosa di essere una capitale globale. E vuole diventare, sempre più, un laboratorio avanzato di sviluppo civile, capace di proporre al mondo soluzioni a quelle “nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro” di cui Lei ha parlato al Collegio dei Cardinali, ancorando la dottrina sociale della Chiesa al cammino postconciliare, alla cura amorevole degli ultimi, al dialogo coraggioso e fiducioso con il mondo contemporaneo, illuminato e sorretto dal valore della fraternità“, ha aggiunto il sindaco.
Il sindaco ha anche ricordato gli impegni condivisi, a partire dal Giubileo della Speranza e in particolare dal Giubileo dei Giovani, previsto tra due mesi: “Abbiamo missioni importanti da affrontare insieme. Innanzitutto, l’impegno comune per la serena prosecuzione del Giubileo della Speranza, che regalerà alla nostra città nuovi momenti di spiritualità, di condivisione e di emozione, a partire dal Giubileo dei Giovani. Siamo pronti ad accogliere a braccia aperte la moltitudine di ragazze e ragazzi che verranno a Roma da tutto il mondo, nella consapevolezza che una delle missioni cruciali di quest’epoca riguarda proprio le aspettative dei più giovani, così desiderosi di vita, di spazi, di futuro. Soprattutto pensando a loro, quindi, dovremo dare seguito al percorso di trasformazione che Roma ha intrapreso, anche grazie al grande dono del Giubileo. Quindi portare a termine i tanti cantieri materiali e immateriali avviati, per fare di Roma una città più giusta, più sostenibile e inclusiva. Soprattutto attenta agli ultimi, ai più fragili“.
“Continueremo a lavorare affinché Roma diventi un modello di armonia tra l’uomo e l’ambiente, una città capace di governare i tumultuosi cambiamenti legati alle grandi rivoluzioni in atto, a partire dall’irruzione nelle nostre vite della tecnologia e dell’intelligenza artificiale. Questa città è pronta ad accompagnarLa, per contribuire ad affermare il paradigma di una nuova politica, di nuove relazioni tra popoli e Stati, di un miglioramento del modello sociale. Questo messaggio è il testimone prezioso che Papa Francesco ci ha lasciato per il Giubileo e che, ne sono certo, la Chiesa porterà ancora avanti nelle modalità che Lei, Santità, con saggezza saprà indicare. Sia certo che noi e tutta la città di Roma saremo Suoi alleati. Siamo felici che Roma sia ora la Sua città, e Le porgiamo gli auguri più intensi e sinceri per la Sua nuova missione. Noi abbiamo un grande desiderio di camminare insieme“, ha concluso Gualtieri.
Nel suo saluto, Papa Leone XIV ha detto: “Appena dopo l’elezione, dissi che sono cristiano con il popolo e per il popolo vescovo. Oggi posso dire che per voi e con voi, sono romano. Inizio con emozione e senso di responsabilità il mio ministero di pastore di questa diocesi“.
Il Pontefice ha ringraziato l’amministrazione capitolina per l’impegno profuso in vista del Giubileo, sottolineando come la missione della Chiesa a Roma consista da sempre nella cura degli ultimi, nella promozione della dignità umana e nell’accoglienza. “Spero che Roma, ineguagliabile per la ricchezza del suo patrimonio storico e artistico, si distingua sempre anche per i valori di umanità e civiltà che traggono linfa dal Vangelo“.
Ha quindi aggiunto: “Roma è una città che accoglie, ma anche una città che attende. Attende risposte, speranza, ascolto. La sua grandezza non sta solo nella sua storia, ma nella capacità di futuro“.
Papa Leone XIV ha concluso rivolgendo un pensiero particolare “a chi vive nelle periferie dell’anima e della città, a chi non ha voce, a chi si sente dimenticato. Desidero che Roma, con la sua anima cristiana e universale, sia sempre più una casa per tutti“.
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