“Dante, il sommo canto”, conclusa a Cerveteri la mostra internazionale

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Si è appena conclusa la kermesse artistica che ha visto Cerveteri, città della culturale del Lazio 2021, impegnata nella mostra evento “Dante, il sommo canto” organizzata dalla Associazione Quia insieme alla Associazione La Collina dei Ciliegi e la APS Il Mandorlo d’Oro, nell’ambito dei festeggiamenti nazionali nel settecentenario della morte di Dante Alighieri: tre giorni, dal 25 al 27 giugno, di esposizione di opere di artisti internazionali, pittori, scultori e poeti provenienti da tutta Italia e dall’estero, accompagnata da varie performance artistiche e personaggi illustri che hanno consentito la realizzazione di un evento unico nel suo genere, che ha interessato tutto il borgo della Cerveteri principesca con una incredibile affluenza di pubblico e di visitatori. Un ricco programma che ha permesso di apprezzare la visione dantesca in chiave moderna: <<Il messaggio di Dante Alighieri è più che mai attuale – spiega uno dei due curatori, lo storico e critico d’arte dott. Moreno Stracci – non soltanto in chiave religiosa ma anche e soprattutto in chiave umana e a distanza di settecento anni dalla morte, il Sommo Poeta riesce ancora e con incredibile attualità a coinvolgere, emozionare e affascinare tutti”. Un pubblico di tutte le età ha visitato, con le dovute precauzioni anti covid, le tre sale allestite all’interno dello spazio espositivo nel Palazzo dei Principi Ruspoli in piazza Santa Maria. Oltre 70 opere tra quelle di artisti professionisti e dei ragazzi del liceo Sandro Pertini di Ladispoli, hanno partecipato a questa manifestazione: <<Coinvolgere un pubblico sia adulto che giovane – spiega l’altra curatrice e direttore artistico Pamela Stracci – è stato uno degli obiettivi di questo importante evento perché crediamo fermamente nell’arte condivisa come punto fisso per ripartire nella nostra Italia, il paese della bellezza>>. Tra gli artisti partecipanti (Amade’, Christine Ames, Elisa Azzena, Barbara Bergonzoni, Emma Bitri, Alfredo Cardinali, Lubka Cibulova’, Sarina Chiarchiaro, Clara D’onofrio, Concetto Felice, Loredana Fantato, Elvira Gatti, Francesca Girardello, Livia Giovanna Marpicati, Alessia Mazzoni, Aurora Morelli, Chiara Morelli, Beatrice Nicosia, Maria Parrillo, Antonio Pugliano, Giovanna Rocca, Mariella Stirpe, Francesca Tarantino, Carla Zironi) si sono aggiudicate il premio nazionale “Dante, il sommo canto” per la sezione pittura e scultura, la ghedese (Brescia) Bruna Zeni con la sua “Beatrice” e per la sezione poesia, Luisa Di Francesco di Taranto con “Il veliero in porto”. Dopo il vernissage, con l’apertura della mostra alla presenza del Sindaco Alessio Pascucci e l’Assessore alle politiche sportive e culturali Federica Battafarano, si sono susseguiti una serie di spettacoli intensi e interessanti: <<L’intento è quello di dimostrare – spiega la coordinatrice artistica e scrittrice Ambra Frezza – che l’arte deve intendersi in maniera trasversale e complementare, in una visione quindi coinvolgente anche per quei visitatori meno interessati o poco educati all’arte, e ci siamo riusciti!>>. Dalla performance dei maestri e coreografi pluripremiati Elena Botti e Giancarlo Giacomobono, alla presenza del presente dell’ANMB, alla prestigiosa commissione artistica composta tra gli altri dal critico Filippo Conte, l’amico degli artisti e dall’ospite d’onore, il giornalista e conduttore del TG di La7, Fabio Mario Angelicchio che ha tenuto incollato il pubblico presente in sala con una intervista esclusiva: passando dalla esperienza della guerra di Dante Alighieri sono stati raccontati e condivisi episodi incredibili che Angelicchio ha vissuto in prima persona come inviato di guerra ed esperto di politica estera, come la cattura di Saddam Hussein e la guerra in Iraq. Il finissage invece si è concluso con uno spettacolo che ha gremito piazza Santa Maria con la lectura Dantis e le danze medievali della compagnia dei Virelai della maestra Maria Teresa Mascioni con gli attori Matteo Schiavo, nel ruolo di Dante, Carlo Briganti nel ruolo di San Bernardo, Elena Botti nel ruolo di Beatrice e con la partecipazione della maestra Aurelia Realgar. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Cerveteri, dall’Enac (Ente Nazionale Attività Culturali), la Regione Lazio, dalla Università Internazionale Uninettuno e dalla prestigiosa Società Dante Alighieri. L’arte salverà il mondo e noi ci crediamo fermamente!