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L’Agenzia per le erogazioni in agricoltura presenta le attività in tema di antifrode e mette a disposizione degli stakeholder della politica agricola l’intero patrimonio informativo per orientare i comportamenti.
“Le frodi in agricoltura, con specifico riferimento agli aiuti comunitari, sono una delle maggiori criticità che AGEA deve affrontare. Su questo tema, l’Agenzia sta portando a compimento l’integrazione tra la piattaforma di analisi comunitaria Arachne e la piattaforma nazionale SAS che consentirà di ridurre notevolmente i cosiddetti falsi positivi restituiti dall’analisi di rischio della piattaforma comunitaria, grazie all’azione di indicatori di rischio appositamente creati e tarati su esigenze antifrode applicate alla PAC. Questi comportamenti illegali riguardano dichiarazioni false, sovvenzioni non conformi, doppo finanziamento, manipolazione dei documenti, uso improprio dei fondi e casi di Caporalato. Il progetto pilota ha consentito di restringere notevolmente l’analisi di rischio. Su un campione di 10.000 aziende, che dall’analisi di rischio di Arachne restituiva circa 6.900 aziende a rischio frode, l’integrazione con l’analisi della piattaforma nazionale ha consentito di restringere il campo a 79 casi di potenziale frode. Tali casi cubano un valore economico di circa 13 milioni di euro”.
Lo ha detto Fabio Vitale, direttore di Agea, intervenendo oggi a “Impatta Disrupt”, il Festival italiano dell’Innovability.
“Nell’ambito delle attività a tutela della collettività da parte di Agea, va segnalato anche il progetto CFA (Criminal Focus Area) realizzato con il Ministero dell’Interno per contrastare la criminalità nel settore agroalimentare, attraverso il monitoraggio delle aree critiche dove si verificano attività criminose che ostacolano lo sviluppo economico e sociale. Questa iniziativa, anche se concentrata in precise zone geografiche come Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Basilicata, prende in esame l’intero territorio nazionale e può essere esteso in tutti i Comuni”, ha concluso Vitale.