A tu per tu con Antonella Arduini, una performer in cerca di emozioni

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Antonella Arduini è un’attrice che nasce a Roma ma è di origine ciociara e napoletana. Mentre studia Giurisprudenza capisce che la sua vera passione è altrove e così intraprende una formazione professionale presso un’accademia di teatro e spettacolo, scegliendo finalmente la strada che aveva da sempre amato, il teatro. Oggi noi de La Gazzetta di Roma siamo andati a fare due chiacchiere con lei…

Ti abbiamo vista impegnata su più di un progetto: ci racconti a grandi linee su cosa stai lavorando attualmente?

Sto preparando un corto teatrale che partecipera’ al Concorso Nazionale “Schegge d’autore” con “La Fornarina di via Settimiana” scritto e diretto da Salvatore Scire’. Il corto e’ stato scritto in onore del cinquecentenario dalla morte di Raffaello Sanzio e dopo la mia partecipazione ad uno speciale su Rai1 dove ho interpretato la Fornarina, appunto…

Facciamo qualche passo indietro nella tua carriera e, a proposito di sogni, sappiamo che il tuo primo amore sboccia nel 2003 all’Accademia del Teatro e dello Spettacolo “La maschera in soffitta”. Cosa ricordi della tua formazione professionale sotto la direzione del regista Luciano Bottaro?

Quello che ricordo con piu’ piacere oltre alla professionalita’ di Bottaro, e’ l’insegnante di dizione Floriana Ferrer purtroppo recentemente scomparsa, che mi ha permesso di riuscire ad avere una notevole dizione da sfruttare in ogni situazione artistica e nella vita.

Inoltre Bottaro ci faceva fare ogni tre mesi un esame di recitazione sfruttando tutte le materie che studiavamo, per prepararci al contatto con il pubblico. E poi ricordo con un po’ di nostalgia il viaggio che facemmo con l’Accademia a Londra, dove rimasi incantata dal Globe Theatre e dai musical che li’ sono veri film!

Curiosità: abbiamo letto che parli non pochi dialetti. Ci ricordi quali?

Il ciociaro che e’ sicuramente quello che amo di piu’ in quanto richiama le mie origini, insieme al napoletano. Poi seguono il romanesco e il siciliano.

Accenti. Per quali secondo te hai la maggiore predisposizione?

Credo il siciliano e il napoletano…

A proposito di interessi, pratichi qualche disciplina sportiva nel tempo libero?

Coltivo la passione della danza del flamenco da piu’ di quindici anni. Si tratta di una danza difficile e che si coltiva da dentro: una specie di amore, direi!