A Firenze Salerosa Bistrò

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Salerosa Bistrò
Il fascino discreto dell’Oltrarno Fiorentino

A Firenze il SaleRosa Bistrò, sembra quasi una cantilena, fiabe popolate di elfi e gnomi, fate gentili, leggere come farfalle, che evocano colori e battiti di ali, mossi da un refolo di vento, un suono che sembra uscito da una poesia, il vezzo di un bambino….ecco, i due fratelli Cherici insieme, poco più di 40 anni in due, Lapo lo chef e Tommaso il maitre in sala, insieme alla mamma Lorena, bellissimi, conducono questo piccolo Bistro’ affascinante, nel cuore della San Frediano più autentica.
La città sembra lontana, siamo nell’Oltrarno fiorentino, l’atmosfera è d’altri tempi, si conoscono tutti e si chiamano per nome, il fornaio, l’edicolante, la bottega del restauro, il doratore e il corniciaio, il ciabattino che risuola le scarpe, l’ebanista, sono loro i protagonisti della vita di questo piccolo borgo, un paesino nella città. la parte meno conosciuta di Firenze, questa è la parte più amata dai fiorentini in quanto non meno glamour, ma qui si respira la vera Firenze fatta di botteghe e fondi, tra un vociare che è quasi un leit motiv affascinante, una base musicale al tran tran cittadino, “le botteghe” dei maestri d’arte dei mestieri dimenticati, tramandati, nozioni apprese da padre al figlio, locali e magazzini appartati, discreti, quasi nascosti.
Salerosa Bistrò, solo 20 posti, per gli amanti di luoghi poetici, una boutique, un gioiello di grande atmosfera, molto riservato, un viaggio nei ricordi familiari, ma al contempo coinvolgente e allegro, per una cucina di pesce tradizionale e creativa di livello, con belle rivisitazioni ed eleganti presentazioni dei piatti.
Tutto è realizzato scrupolosamente in casa, dalla pasta al pane, ai dolci, il pesce rigorosamente fresco, di primissima qualità, giocando sulla semplicità delle preparazioni e sulla materia prima, che già oggi si mostra eccellente nel crudo, nelle tartare di pescato del giorno, presentate con agrumi assortiti, nelle catalane, il banco di prova degli spaghetti con vongole sgusciate e cozze è superato egregiamente, dai maestosi e stuzzicanti plateau di crudo misto, il baccalà mantecato oppure “sposato” con le rape, i due fratelli Cherici hanno aperto questo sogno da nemmeno un anno, il loro obiettivo di vita, fatto di scelte e di coraggio, anche tenacia e professionalità in un mondo difficile come la ristorazione.
Sembra di entrare in un paese incantato, dove la bellezza calda del legno delle pareti è giocata con le tonalità del grigio/ferro del metallo dei tavoli, le sedute di pelle, la volta ad arco e i muri a facciavista, l’ambiente è intimo, raffinato e al contempo essenziale, giocato su tonalità tenui, che fanno risaltare le foto esposte alle pareti con della storia dei locali più iconici in Toscana del padre, Roberto Cherici, dal Meccanò alle Cascine al Ciucheba di Livorno, il Number One in Via dei Cerchi a Firenze, come un passaggio di consegne nel mondo della notte, della gioia, della spensieratezza.
L’Arredamento è moderno, le forme che si armonizzano con i cromatismi del cibo, dalla porta d’ingresso la luce e il colore che variano nella sala, trasparenze impalpabili ed evanescenti che creano emozioni, e fuori la vita e i rumori, tra l’arco imponente e maestoso di San Frediano e la piazza vicina dominata dalla Chiesa del Carmine, bella e armoniosa nel suo rigore.
E poi il silenzio della notte con gli attimi di magia che danno vita alle forme, capannelli di giovani che ridono nella notte, sembra quasi di vedere le figure dei vecchi artigiani che toccano i loro capolavori delicatissimi come corde di un violino per un concerto di archi, per creare nell’insieme un’opera d’arte, che si ripete da sempre, notte dopo notte, nella magia dell’Oltrarno fiorentino.

SALEROSA BISTRO’
Borgo San Frediano, 90r, 50125 Firenze
Tel. 055 295298 – 055 205298-366 4366240

press: Cristina Vannuzzi