BALOSSA Collezione SS 2019

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Collezione Spring/Summer 2019, le variazioni sul tema di Balossa, che ha fatto della camicia bianca la sua ispirazione dandole l’originale personalità imposta dalla stilista Indra Kaffemanaite.

Indra Kaffemanite detta i suoi codici, i tessuti e le stampe, le tradizioni e radici, il futuro del bianco che diventa colore, ogni elemento della collezione ci regala un’atmosfera di mistero, trasognante e dalla sensuale poetica tra rimandi e allusioni, la camicia che diventa un leggiadro soprabito dalle spalle segnate da spallini, reminiscenza degli anni cinquanta, un velo, copricostume ma anche minidress tenuto da una bretella,  una corda di tessuto come cintura, un soutoire nero come un serpente, che finisce con dei puntali di metallo, che diventa  leit motiv e intenso segno grafico  della collezione che traccia un impatto cromatico d’insieme sulla camicia, per un linguaggio fantastico e femminile straordinariamente identitario.

Di una limpidezza abbagliante la camicia bianca fa del suo non colore la propria imbattibile originalità capace di vestire la sera, occasione formale, così come quella casual, dunque è la camicia bianca, come la tela d’artista, su cui lavorare per costruire il proprio look, il punto di partenza che si presta ad infinite variazioni sul tema perchè  la perfezione si trova su tessuti – lino, cotone, ramie, cotone misto seta, seta delavè, popelin, popelin rigato, stampella – la vestibilità – sulla camicia di lino, monacale e abbagliante, improvvisamente rever di polsini enfatici e teatrali, rigati in bianco e nero, tasche, grandi e trasparenti, di ramie e seta su popelin, che diventano dettagli, si arricciano, sono balze leggerissime, misteriose, una divertente cintura/bretella elastica con pinze che stringe e modula i volumi, le stampe, sono ghirigori ossessionanti, volti, mani, sguardi, per aggiungere una “quinta”, teatrale, che si allaccia con garbo alla semplicissima camicia di base, una tenera camicia trasparente di ramie dalle maniche over, lunghissime, drammatiche, dai tagli che permettono ore di lavoro , una camicia Japan, candida, solcata da un nastro nero per allacciatura, e poi camicie asimmetriche, lunghezze diverse, dove gioca l’ironia di bottoni di madreperla, di legno, bianchi, blu, camicie con inserti di popelin rigato blu per declinare ricordi di mari lontani, le onde che ritornano nei particolari dei tessuti rigati che spezzano, con garbo, il  candore del bianco assoluto.

Insolite tasche che la stilista fa vivere, casuali,  sulla camicia, sul pantalone, la gonna ma le rende protagoniste, diventano enormi, di tessuti diversi e trasparenti, come il Ramie, arricciate, morbide, strette in vita da una corda di tessuto nero, nascondono i segreti di una donna romantica piena di sogni……

Un mix tra Japan e sensualità per un perfetto kimono, bianco venato di nero, e poi un colletto impazzito, un fiocco improbabile, il capolavoro di una camicia dai quattro fiocchi che esaltano la tenerezza, la libertà che la stilista vuole dare ai suoi capi per donne protagoniste, decise e determinate della loro vita, l’equilibrio dove l’assenza di colore diventa un punto di forza di un capo capace di esaltare l’eleganza in tutte le occasioni, dunque, che bianco sia!

Balossa LTD 

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a cura di Cristina Vannuzzi